Ancora preoccupanti i dati degli infortuni sul lavoro in Bergamasca

L’Inail ha fornito i dati annuali relativi alle denunce da infortuni, infortuni mortali e malattie professionali. “Numeri sempre importanti (purtroppo)precisa Danilo Mazzola, Segreteria Cisl Bergamoche non ci devono lasciare tranquilli, che vengono forniti in un frangente drammatico nel nostro territorio ovvero la morte di un lavoratore di 57 anni (Luigi Gritti, titolare di un’impresa edile) caduto dall’alto in un cantiere di Città Alta“.

Per quanto riguardano le denunce da infortuni, crescono di poco a livello nazionale (+0,16%), diminuiscono a livello regionale (-7,5%) mentre l’aumento per la nostra provincia e decisamente importante (+3,46%). I dati generali relativi alle denunce da infortuni mortali, vedono una diminuzione sia a livello nazionale, regionale e provinciale. Mentre le denunce per malattie professionali sono in aumento in modo importante, solo nel 2020 per i problemi sanitarie logistici legati alla pandemia è diminuito.

I dati relativi alle denunce da infortuni mortali sono positivamente condizionati dalla diminuzione delle denunce da Covid, in quanto nel 2020 si collocano quasi l’80% dei casi dichiarati. In tal senso mi sembra opportuno concludere con alcuni riferimenti, presenti nelle tesi congressuali, in vista del nostro congresso provinciale che si terra il 22 e 23 febbraio 2021.

Il contrasto alla piaga sociale delle morti sul lavoro deve continuare ad essere un nostro obbiettivo prioritario per i prossimi quattro anni. L’atroce scia di vittime, incidenti, malattie che lascia i suoi segni quotidianamente va fermata ad ogni costo con ogni mezzo, attraverso l’impegno costante per smuovere le coscienze perché siano assunte scelte chiare e decise da parte delle istituzioni, e far crescere un più forte senso di responsabilità tra imprenditori e dirigenti aziendali. La prevenzione in ambito lavorativo deve essere il frutto di un processo costante, continuo e partecipativo. In tal senso c’è un’azione concreta e urgente da portare avanti, per aumentare i controlli, per incrementare gli organici delle agenzie ispettive e inasprire le sanzioni, procedendo al tempo stesso con il rafforzamento della contrattazione nelle imprese e con azioni diffuse e qualificate di formazione per tutte le maestranze, a partire dai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, aziendali e territoriali“.

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