Fermiamo la scia di sangue. A Bergamo parte la campagna CISL

Fermiamo la scia di sangue

Fermiamo la scia di sangue”. Così si chiama la campagna di sensibilizzazione della CISL per la sicurezza sui luoghi di lavoro. Dopo i fatti di Firenze non si arresta infatti la mobilitazione per fermare le morti bianche e diffondere una cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro. A Bergamo l’iniziativa della CISL parte dalla riunione dei delegati in programma lunedì 4 marzo nella sala Sestini della Camera di Commercio di via Petrarca.

A differenza degli altri sindacati e associazioni di categoria dice Danilo Mazzola, della segreteria CISL di Bergamo -,  la CISL apprezza l’introduzione di un meccanismo di qualificazioni delle imprese, con l’istituzione di una “patente a crediti”, da decurtare in caso di infortuni, illeciti o irregolarità che portino fino alla sospensione dell’attività lavorativa. Ma la tutela dei lavoratori – continua – inizia applicando la normative già esistente che è ben articolata e definisce in modo preciso gli obblighi a carico delle imprese”.

Sul numero di controlli in capo a ATS, la nostra provincia con l’attuale forza lavoro non riesce a andare oltre i livelli essenziali di assistenza, che come previsto da Regione Lombardia devono essere pari al 5% delle imprese con almeno un dipendente o un socio (in provincia nel 2023 erano 52.549. I controlli sono stati inferiori ai 5.639 e hanno interessato 2.747 imprese e strutture).

I recenti e tragici avvenimenti ripropongono ancora una volta al centro del dibattito pubblico il tema della salute e sicurezza sul lavoro. Per migliorare la prevenzione e aumentare i controlli nei luoghi di lavoro, sono necessarie più risorse rispetto a quelle che oggi sono stanziate, da qui la proposta di utilizzare parte degli avanzi che ogni anno INAIL (3miliari) realizza.  È quanto mai necessario ed urgente che attraverso un rinnovato atto di responsabilità collettiva che impegni Governo, Istituzioni, Enti preposti e Parti Sociali si giunga in tempi brevi alla stipula di una Strategia Nazionale di prevenzione che preveda piani di intervento mirati. Quello della “patente a credito” è un primo passo importante, ma va affiancato a altri interventi, dall’aumento dei controllori e delle ispezioni, dalla definizione degli obblighi formativi per tutte le figure della prevenzione in ambito lavorativo, alla garanzia in ogni realtà lavorativa della Rappresentanza per la sicurezza, all’avvio di un grande piano di formazione partendo dalle scuole dell’obbligo il tutto accompagnato da relazioni industriali più partecipative che diano ai delegati della sicurezza maggiori poteri decisionali e di controllo aziendale”.

La riunione di Bergamo, a partire dalle ore 9,00, sarà introdotta da Francesco Corna, segretario generale della CISL bergamasca, cui faranno seguito gli interventi di Mazzola, di Roberta Vaia, della segreteria regionale CISL, e, dopo gli interventi di delegate e delegati, le conclusione di Mattia Pirulli, della segreteria nazionale della CISL.

IL VOLANTONE DELLA GIORNATA

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