Lo avevano annunciato già lo scorso 8 marzo che senza passi in avanti nella trattativa il rischio di incrociare le braccia sarebbe stato più che concreto. Ora una data per la protesta è stata fissata. Nello scalo di Orio al Serio le sigle di categoria FILT-CGIL, FIT-CISL, Uiltrasporti hanno proclamato per domenica 2 aprile 4 ore di sciopero, dalle ore 13.00 alle ore 17.00, per tutto il personale della Airport Global Service Spa (AGS), una delle due società di handling, cioè di assistenza dei voli a terra, operative nell’aeroporto bergamasco.
La proclamazione è arrivata dopo i tempi tecnici della procedura di raffreddamento obbligatoria per il comparto aeroportuale e dopo che un tentativo di conciliazione in Prefettura a Bergamo è andato a vuoto lo scorso 14 marzo. Per AGS lavorano 28 addetti ai check-in, 21 alla rampa, 4 allo smistamento dei bagagli più una decina di impiegati negli uffici amministrativi.
“Per loro le condizioni di lavoro stanno diventando inaccettabili. Ci vengono segnalati problemi nei turni, mancanza di idoneità e carenze nei mezzi di servizio, scorrettezze negli inquadramenti contrattuali legati alle mansioni, assenza di referenti in turno, indisponibilità di parcheggi per i dipendenti, divise logore che non vengono cambiate e inadeguatezza degli spazi di lavoro (non ci sono spogliatoi), senza parlare del mancato accordo per il premio di risultato e del fatto che non c’è ticket pasto” hanno spiegato Marco Sala per FILT-CGIL di Bergamo, Ferruccio Fedeli di UILTRASPORTI e Nicola Priore di FIT-CISL provinciale.
“Lo ripetiamo, è una situazione a tratti paradossale, se si pensa che i dipendenti di AGS si trovano ad operare in uno scalo aeroportuale in crescita. L’azienda lamenta difficoltà economiche e perdite ingenti che inevitabilmente si scaricano anche sull’organizzazione del lavoro, perciò si risparmia su tutto, persino sulle biro e sugli indumenti”, proseguono i tre sindacalisti, che richiamano alle loro responsabilità anche BGY International Service, il cargo handling agent di riferimento a Orio, e il gestore dello scalo, cioè Sacbo.
Già in occasione di uno sciopero che aveva coinvolto i lavoratori di BGY lo scorso novembre, FILT-CGIL, FIT-CISL e UILTRASPORTI avevano parlato di “ … una situazione diffusa nel settore dell’assistenza dei voli a terra che soffre per gli effetti del processo di liberalizzazione degli ultimi anni. Come richiesto dalle ultime normative che regolano il comparto, infatti, negli aeroporti è ormai obbligatorio che operi una molteplicità di società di handling, non più un solo soggetto. A Bergamo, però, vista l’ampia presenza di compagnie aeree low cost, assistiamo a una rincorsa al ribasso quando si tratta di società che si occupano dell’assistenza a terra. Così le aziende di handling che non riescono più a fare margini perché strozzate dal ‘mercato’ finiscono per comprimere salari e diritti dei lavoratori, pur in uno scalo che negli ultimi anni è cresciuto in maniera esponenziale”.