I lavoratori della vigilanza privata da sette anni senza contratto

I lavoratori della vigilanza privata da sette anni senza contratto

Oltre sette anni di attesa sfiancante e ancora nessun rinnovo in vista: sono circa 1.000 i lavoratori della vigilanza privata, della sorveglianza non armata e dei servizi fiduciari in provincia di Bergamo – 100mila in tutta Italia – in attesa di chiudere le trattative per il loro Contratto nazionale. In Lombardia è in corso uno stato di agitazione del comparto, che ha previsto per questo mese di febbraio, dunque fino a oggi, il blocco del lavoro supplementare e straordinario, strumento a cui le aziende del settore ricorrono in maniera massiccia. Da fine dicembre si sono tenute diverse proteste organizzate a livello territoriale anche in altre regioni, tra presidi alle Prefetture e scioperi di vario genere.

Del migliaio di addetti del comparto presenti in provincia, circa 230 sono al lavoro all’aeroporto di Orio al Serio: “Uno scalo in continua crescita non può permettersi di risparmiare sulla sicurezza, tra l’altro sulla pelle dei lavoratori hanno commentato Cristina Guerinoni per FILCAMS CGIL, Maurizio Mistri per FISASCAT CISL e Anila Cenolli per UILTUCS UIL di Bergamo -. Più in generale, ricordiamo che il contratto della vigilanza è scaduto nel 2015 e che negli ultimi 15 anni è stato rinnovato solo una volta, con alcune indennità di mansione ferme a quanto concordato nel 2006. È evidente come le buste paga di questi lavoratori e lavoratrici siano oggi totalmente inadeguate a garantire una vita dignitosa, per il troppo tempo trascorso dall’ultimo rinnovo e per l’inflazione che ha eroso il potere d’acquisto”.

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