Sciopero alla Rono (gruppo Mazzucconi) per trattamento disumano

Sciopero alla Rono

Sulla dignità non si transige: né sulla dignità di una persona, così come sulla dignità e il riconoscimento del ruolo di delegato sindacale”. Alla Rono di Almenno San Bartolomeo, fabbrica del gruppo Mazzucconi, mercoledì 2 novembre la RSU ha indetto un’ora di sciopero, l’ultima di ogni turno, per protestare contro il “trattamento disumano” riservato a Anna Demarcus, delegata FIM della fabbrica, costretta a subire vessazioni da parte del direttore del personale.

Le RSU dell’azienda, nel comunicato di indizione dello sciopero, “ … devono constatare da parte della dirigenza la mancanza di organizzazione nella gestione e del rispetto di lavoratrici e lavoratori, fino alla manifestazione di lesione della dignità lavorativa, oltre che di quella umana, della nostra collega che al rientro dalla malattia non ha trovato una postazione idonea per lo svolgimento delle proprie mansioni, costretta quindi a stare seduta in reparto, senza incarichi, per l’intero turno di lavoro”.

È stata la classica goccia che fa traboccare il vasoracconta Anna, una vita all’interno della fabbrica di Almenno, gran parte della stessa dedicata all’attività sindacaleIl Covid e le successive vaccinazioni hanno lasciato segni consistenti sulla mia salute, ma questa persona, e con lui l’azienda per la quale svolge incarichi dirigenziali, sembra non accorgersene, nonostante gli eloquenti referti medici che parlano di una salute e di uno stato di invalidità non più compatibili con alcune mansioni. Azienda e responsabile hanno spesso sorvolato sulle mie difficoltà e si rifiutano di trovare un posto e una mansione adeguata alle mie attuali condizioni, dopo che ho passato gli ultimi due anni praticamente sotto tutela dei miei colleghi, che dovevano controllare che non svenissi o che non mi capitasse qualcosa di tragico”.

Dal fronte sindacale, si parla apertamente di “ … antipatia personale e un clima di accanimento veramente assurdi e inspiegabilidice Luca Nieri, segretario generale FIM CISL di Bergamo Le persone sono “risorse umane” o cose? la lavoratrice è stata trattata al livello di una macchina, che quando non serve si spegne e la lascio in deposito in una stanza. Ma così, una persona è stata lasciata alla berlina per oltre 4 ore di fronte a tutti i suoi colleghi. Un atteggiamento del genere lede fortemente la dignità della persona ancor prima di quella del lavoratore. Situazioni che oggi non trovano nessuna giustificazione e che dobbiamo combattere fortemente: non possiamo pensare di inquadrare il nostro contesto industriale in un panorama di industria 4.0 mentre si manifestano atteggiamenti, come in questo caso, da pre-rivoluzione industriale, e inqualificabile in una società civile”.

Per mercoledì, dunque, l’apertura ufficiale della vertenza che chiede il ripristino delle condizioni di dignità all’interno del gruppo metalmeccanico bergamasco.

Potrebbe piacerti anche

Archivi

Categorie

Tags: , , ,

Altri post simili