Oltre 3500 partecipanti al Primo Maggio 2019 di Bergamo

Primo Maggio 2019 di Bergamo

Sono state più di 3500 le persone che hanno animato e colorato il corteo di Bergamo (fotogallery), che CGIL CISL UIL hanno tradizionalmente organizzato per il Primo Maggio. Partiti dal piazzale della stazione hanno raggiunto Piazza Vittorio Veneto dove si è tenuto il comizio conclusivo, con Onofrio Rota, segretario generale FAI CISL, che ha fatto l’intervento a nome di tutte le sigle.

Questa piazza – ha detto Rota – dimostra quanto sia sbagliato tentare di dividere il Paese tra Nord e Sud, tra privati e pubblici, tra lavoratori italiani e non italiani. Noi di nemici ne abbiamo uno solo: la mancanza di lavoro, la disoccupazione e tutto ciò che la produce e la alimenta. È questo il senso del Primo Maggio: la prima festa per chi lavora ma anche la più attesa da chi non lavora. È la festa che celebra uno dei sacri diritti dell’uomo in tutto il mondo: il diritto al lavoro. Per noi, lavoratori e sindacati, il Primo Maggio fa tutt’uno con il 25 Aprile, la Festa della Liberazione dal nazifascismo, e con il 2 Giugno, la festa della Repubblica democratica: lavoro, libertà, democrazia”.

Rota ha anche ricordato in apertura gli incidenti e le vittime sul lavoro, tra loro anche la lavoratrice che ha perso la vita al Tappetificio di Cazzano. “Oggi chi contesta l’Europa si vanta di aver ridotto le risorse destinate alla formazione dei lavoratori sulla sicurezza nelle aziende, hanno detto di aver abbassato il costo del lavoro! Noi non li abbiamo applauditi. Infatti chiediamo a loro: ma la salute, la vita dei lavoratori è solo un costo? Non tolleriamo più che si muoia ancora sul lavoro. Zero incidenti mortali sul lavoro: questo è il nostro obiettivo. Se serve spendere per ottenere questo risultato, si spenda. Questa è la vera sicurezza che serve per fare più civile il nostro Paese”.

Dal canto loro, i segretari generali bergamaschi di CGIL CISL UIL hanno ricordato come lavoro, sicurezza, Europa e sconfiggere la povertà rimangano i temi sui quali,  anche a livello locale, il sindacato continuerà a battersi.

Rota ha concluso richiamando all’unità il mondo del lavoro: “In fatto di solidarietà il movimento sindacale italiano ha dato grandi lezioni nei lunghi anni di recessione, abbiamo gestito grandi crisi senza discriminare nessuno, senza dividere i lavoratori, ma anzi lottando per una maggiore unità, per pari diritti e pari condizioni, non abbiamo guardato ai passaporti, al genere, alla mansione. È questo il vero senso del ‘prima gli italiani’. Tutti vanno rispettati, tutti vanno tutelati, a tutti va data la possibilità di migliorare, di progredire, di andare avanti. Lo dice la Costituzione Italiana nata dalla Resistenza, lo dice la nostra storia, lo dice il Primo Maggio, festa del lavoro, festa dei lavoratori”.

L’intervento di Onofrio Rota, Segretario Generale Fai Cisl

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