Fim Cisl Bergamo: “C’è sindacato e sindacato!”

Roberto Zappa, presidente di Federmeccanica Bergamo, ha presentato nei giorni scorsi alcuni dati sulla situazione economica del settore in provincia, “festeggiando” un ritorno alla situazione pre-crisi, ma lamentando le solite difficoltà con burocrazia e le “….continue rivendicazioni sindacali. Come dimostrano gli otto mesi di trattativa alla Brembo, per rinnovare il contratto, nel quale si pretende di contrattare tutto, anche le sfumature. Ma questo significa ingessare un’azienda, quando invece le imprese hanno bisogno di flessibilità. In Germania i sindacati sono più pragmatici: fanno meno politica e partono dai problemi aziendali per risolverli insieme alle imprese”.

La Fim Cisl Bergamo respinge innanzitutto con forza la fotografia fatta del “Pensiamo – dichiara Luca Nieri, segretario generale dei metalmeccanici di via Carnovali – non sia nè opportuno nè intellettualmente onesto fare di tutta l’erba un fascio, scaricando le colpe dell’ingessatura delle relazioni industriali su tutto il Sindacato. La FIM da sempre è proiettata nel portare valore ai rapporti tra imprese e sindacato, evitando l’abbraccio alle ideologie politiche, stando sempre sul merito delle questioni per ricercare le migliori soluzioni in grado di coniugare il benessere aziendale, la continuità occupazionale, le tutele dei lavoratori. Gli ultimi contratti nazionali sono la dimostrazione che quando si è pragmatici si può giungere a risultati positivi che non penalizzano nessuna delle parti in campo. Se Zappa auspica un sindacato “alla tedesca” noi siamo pronti a patto che anche le aziende si aprano a relazioni partecipative, proprio come si fa nella Germania industriale tanto invocata: non si può pretendere che il Sindacato cambi approccio quando poi, nei fatti, alcune aziende rincorrono ancora logiche poco dinamiche e innovative rincorrendo, invece, proprio quei rapporti di forza di cui poi ci si lamenta. Noi pensiamo che solo con più contrattazione, ed esempi virtuosi ce ne sono su tutto il territorio nazionale, si possa scrollarsi di dosso la crisi”.

Il sindacato della Fim è pronta da tempo a lanciare l’azionariato aziendale che porti i lavoratori a stare nei consigli di amministrazione e di sorveglianza, incidendo nelle decisioni aziendali, che impattano comunque sulle loro vite, in un’ottica finalmente di responsabilità e rispetto reciproco.

La fase che abbiamo davanti – continua Nieri –può essere certamente un’opportunità che deve spingere tutte le parti in campo a ricercare soluzioni innovative, coraggiose e responsabili, sgombrando il campo da pregiudizi e paure. La scadenza del Contratto Nazionale deve diventare l’appuntamento per una svolta e un’elevazione delle relazioni industriali in questa direzione”.

Sulle questioni che ingessano l’industria nazionale, poi, Nieri vuole ricordare a Zappa che la Fim, unica organizzazione sindacale, ha manifestato il 30 settembre scorso davanti al Parlamento per spronare il Governo a sciogliere i nodi che soffocano il tessuto industriale. “Faremo la stessa cosa nelle prossime settimane a livello regionale. Certamente gli imprenditori devono tornare a fare investimenti importanti soprattutto nei settori che possono diventare trainanti per tutto il sistema paese”.

Infine, i dati che Zappa ha presentato ai giornali dicono che l’industria metalmeccanica è tornata ai livelli del 2008, “il nostro osservatorio non indica i medesimi risultati. In ogni caso, non hanno ancora dato la scossa necessaria alla ripresa occupazionale. Ma prendendo per buono lo scenario di Federmeccanica Bergamo– conclude il segretario generale di Fim Cisl Bergamo – diciamo fin da subito di esser pronti a rinnovare tutti i contratti aziendali in scadenza e a implementarli nelle imprese dove questo ancora non c’è”. La sfida è lanciata.

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