Gli operai della Rubini dal giudice: “Si eviti il fallimento”

Domani mattina 20 maggio 2015, una delegazione di lavoratori della Rubini Sintered chiederà di incontrare il giudice Vitiello, titolare della causa di fallimento dell’azienda di Cortenuova. Dovrebbe infatti giungere a sentenza la vicenda di questa fabbrica che, da qualche tempo, vive sotto la “spada di Damocle” del fallimento “nonostante – ricorda Massimo Lamera che segue la fabbrica per il sindacato FIM CISL Bergamo – si stia parlando di un’azienda che negli ultimi tre anni è passata da 80 a 114 dipendenti, che continua a trovare commesse, ha un bilancio in utile. E soprattutto abbia assorbito alcuni degli ex lavoratori FEMA”.

Proprio il precedente FEMA non lascia tranquilli. La fabbrica dirimpettaia della Rubini, infatti, ha subito nello scorso gennaio una sentenza di fallimento, a seguito della richiesta presentata dal curatore fallimentare, che non ha ritenuto sufficienti le garanzie presentate.

“Oggi più che mai – , dice Lamera, che guiderà la delegazione- la FIM sostiene le ragioni dei lavoratori. Questioni meramente finanziarie non possono compromettere in questo modo il lavoro e la serenità di molte famiglie”. L’auspicio della FIM, quindi, è che i giudici riescano a trovare una soluzione che non comprometta l’assetto occupazionale di un territorio già provato dalla crisi.

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