Condannata per comportamento antisindacale. BGY perde il ricorso contro CISL e UIL

BGY, la maggiore società di handling dello scalo di Orio al Serio di proprietà al 100% di SACBO , ha perso anche il ricorso contro la sentenza di condanna per comportamento antisindacale. La giudice Monica Bertoncini del Tribunale di Bergamo ha infatti rigettata l’istanza che BGY aveva intentato contro FIT CISL e UILTRASPORTI provinciali, assistiti dagli avvocati Valentina Ponte e Alessandro Corvino.

La storia parte all’incirca un anno fa, con l’avvio delle trattative per il rinnovo del contratto integrativo dello scalo orobico: tra sindacati e azienda iniziano a vedersi scintille e, soprattutto, la trattativa non procede a ritmi utili ai lavoratori; le sigle sindacali sono costrette ad intraprendere iniziative sindacali, tra le quali anche due scioperi. La società mette in atto una serie di manovre contrastanti con la legge e i diritto allo sciopero che inibiscono l’azione sindacale a danno dei lavoratori.

Di fatto, secondo la denuncia delle organizzazioni sindacali, “BGY non ha precedentemente convocato le organizzazioni sindacali per il confronto previsto dalla legge sulla scelta dei lavoratori precettati nei giorni di sciopero; ha insistito a comandare in servizio personale assolutamente superiore alle necessarie e indispensabili erogazioni di servizi minimi garantiti; ha continuato a comandare in servizio lavoratori che si sono dichiarati scioperanti,  inviando comunicazioni che obbligavano ad assistere tutti i voli”.

Secondo il Giudice del lavoro di Bergamo, è “evidente che le modalità attuative adottate da BGY International Service s.r.l. nella gestione del servizio in occasione dello sciopero, nel loro complesso, abbiano marcatamente e gravemente frustrato le finalità dello sciopero stesso e dell’azione sindacale ad esso sottesa”.

I segretari generali di FIT CISL e UILTRASPORTI, Pasquale Salvatore e Giacomo Ricciardi, dichiarano:” L’aeroporto di Bergamo è il terzo aeroporto d’Italia per persone trasportate, ed è indubbio che questo successo in primis è dovuto ai tanti che lavarono in aeroporto! È indubbio anche che ci sia soddisfazione perché ancora una volta FIT CISL e UILTRASPORTI, attraverso la propria azione sindacale e grazie a una sentenza che farà scuola in tutta Italia all’interno dei siti aeroportuali, hanno tutelato un diritto sacrosanto, il diritto di sciopero dei lavoratori aeroportuali, diritto  costituzionale e fin ora leso all’interno dell’aeroporto bergamasco. Non saremmo voluti arrivare a questo, ma davanti a tali atteggiamenti messi in campo dall’azienda non potevamo restare fermi,  e ancora una volta FIT CISL e UILTRASPORTI hanno dimostrato di essere strumenti di garanzia rispetto alle giuste regole e ai diritti acquisiti nel tempo. All’azienda chiediamo di rispettare i propri dipendenti ed il sindacato confederale per il prossimo futuro attraverso, auspichiamo, una seria programmazione ed un giusto equilibrio dei rapporti industriali che portino alla formulazione di contratti sempre più equi rispetto a mole di lavoro, salario e tempi di vita familiari.  Pertanto speriamo e confidiamo che l’azienda ci ascolti ed eviti nel prossimo futuro situazioni che possano destabilizzare l’utenza, lo sviluppo ed il lavoro all’interno dello scalo bergamasco“.

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