Riceviamo segnalazioni da parte di diversi cittadini bergamaschi che hanno ricevuto a casa venditori che propongono beni con utilizzo di firme digitali collegati a contratti di prestito. Convinti di pagare con rate attraverso bollettino si sono resi conto solo successivamente di aver stipulato anche il finanziamento. La stipula del contratto viene formalizzata mediante firma digitale, senza che ai consumatori venga fornita alcuna spiegazione sulle caratteristiche del contratto di prestito, sulle relative obbligazioni di rimborso, interessi e spese accessorie.
Invitiamo a prestare sempre la massima attenzione nei contratti porta a porta: non fornire buste paga o cedolini della pensione se non si intende fare un prestito.
Prima di firmare leggere sempre attentamente il contratto e le varie clausole, farsi assistere da un familiare o da un’Associazione dei consumatori, al fine di verificare l’attendibilità di queste Società che sistematicamente cambiano nome ma proseguono con le vendite “ingannevoli”.
Cosa fare se si è firmato un contratto con firma digitale ingannevole? Contattare la nostra Associazione per ricevere assistenza, inviare una lettera di recesso al venditore e alla finanziaria entro i 14 giorni dalla consegna del bene.
