Sulle buste delle raccomandate a.r. l’ufficio postale non mette più il timbro con la data di consegna al destinatario, ma viene rilasciato, solo su richiesta, uno scontrino cartaceo stampato dal palmare che certifica il giorno. Se hai ricevuto negli ultimi mesi una raccomandata con avviso di ricevimento, una multa o una cartella di pagamento da parte di Equitalia ti sarai accorto che, sulla busta recapitata dal postino, non c’è più il vecchio timbro con la data di consegna che indicava il giorno, il mese e l’anno in cui il plico veniva affidato nelle mani del destinatario.
No, non si tratta di una dimenticanza da parte dell’ufficio postale: è semplicemente cambiato il sistema. È cambiato, però, senza che nessuno abbia prima informato l’utenza, sí da consentire a tutti l’esercizio delle facoltà riconosciute dalla legge. La mancanza, sulla busta postale, del timbro con la data di consegna potrebbe costituite un problema tutte quelle volte in cui, dall’accettazione della corrispondenza, decorrono termini fissi e categorici per esercitare un diritto: si pensi all’opposizione al giudice di pace contro una contravvenzione, al ricorso alla Commissione Tributaria contro la cartella di Equitalia, al pagamento di una somma di denaro entro il termine indicato nell’atto di diffida.
A meno, quindi, che il destinatario della corrispondenza sia così preciso e scrupoloso da annotare a penna – magari sulla raccomandata stessa – il giorno, il mese e l’anno di ricevimento della stessa, non ci sono modi altrettanto immediati per aver contezza di tale data, almeno leggendo la busta. Con la conseguenza che, dopo diverse settimane, il cittadino potrebbe dimenticare il giorno preciso in cui ha preso in consegna l’atto e, quindi, dal quale si contano i termini per l’esercizio dei suoi diritti.
Il sistema del timbro è stato sostituito, però, dal rilascio di uno scontrino di carta, stampato all’occorrenza dal postino, su richiesta del ricevente, grazie a un palmare portatile.
Sullo scontrino viene oggi riportato:
- l’intestazione POSTE ITALIANE
- l’ufficio di recapito
- il numero ID dell’ufficio postale
- il codice del portalettere
- il tipo di raccomandata consegnata al destinatario
- il codice della raccomandata (unito al codice a barre)
- il nome e cognome del destinatario e la sua qualifica
- lo spazio per la firma del destinatario
- la data di consegna della raccomandata.
Lo scontrino va richiesto espressamente prima di firmare sul display elettronico. Con la stampa dello scontrino, dunque, il destinatario potrà ancora avere la certezza della data di effettivo ricevimento del plico, non dovendo ricorrere a difficili e tortuosi sforzi di memoria per ricordare il giorno esatto in cui ha preso in consegna la raccomandata. Quanto alla prova legale della data di ricevimento, continuerà a fare fede il registro di raccomandata compilato dal postino e la firma del destinatario sulla ricevuta di ritorno. Quanto alla firma sul display elettronico del postino – che il più delle volte è assolutamente difficile da effettuare per come si firma a penna, e pertanto risulta anche non riconoscibile e non accertabile – ha un valore puramente interno all’ufficio.