Il peso della burocrazia sulle detrazioni al 19% nella dichiarazione dei redditi

C’è tempo fino al 30 settembre per presentare il 730, ma forse non tutti sanno che servirà più tempo del solito per raccogliere la documentazione relativa alle spese che si vogliono portare in detrazione al 19%. A gennaio 2020 è, infatti, entrata in vigore la norma che esclude il pagamento in contanti per alcune detrazioni. Questa norma si applica alle spese mediche, a quelle per l’iscrizione dei ragazzi alle attività sportive, agli affitti per studenti fuori sede, a quelle per l’istruzione secondaria e universitaria, a quelle funebri e a quelle per le badanti, insomma, a tutte le detrazioni al 19%.

Si possono pagare in contanti, e quindi portare in detrazione senza ulteriori pezze giustificative, solo le spese per i farmaci e i dispositivi medici CE e anche le prestazioni sanitarie presso strutture pubbliche o private accreditate al Servizio Sanitario Nazionale.

È la principale novità del 730 2021 dice Monica Gardana, responsabile del CAF CISL di Bergamo -. Le detrazioni spettano solo a condizione che il pagamento sia avvenuto con mezzi tracciabili: bancomat, carte di credito, carte di debito, prepagate e moneta elettronica, bonifico, bollettino postale, assegno. L’Agenzia ha dato l’ok alla detrazione anche se il pagamento tracciato è stato effettuato da un’altra persona. In caso di smarrimento della ricevuta necessaria, si può tornare dal professionista, dall’ente o servizio e si può fare annotare sullo scontrino la modalità del pagamento con l’apposizione di un timbro”.

850 milioni di euro sono la cifra che la Legge di Bilancio ha previsto come maggiori entrate per lo Stato in virtù del nuovo obbligo. In una proiezione fatta dall’Osservatorio CISL, la stima di rimborsi persi per i contribuenti per Bergamo si attesta poco sotto i 10 milioni di euro.

La CISL, tramite il proprio CAF, da qualche tempo sta chiedendo che la nuova disposizione entri in vigore con la dichiarazione dei redditi del prossimo anno dichiara Candida Sonzogni, segretaria CISL Bergamo -, per dar modo alla gente di adattarsi a un criterio comunque poco pubblicizzato e che rischia, ora, di impedire alla grande maggioranza dei contribuenti, di rientrare in possesso di somme sulle quali comunque si faceva conto.  È abbastanza strano che i pagamento elettronici, quindi già tracciati  per loro natura, necessitino di carta per essere validati. È il trionfo della burocrazia. Raccomandiamo però a tutti i cittadini, fino a quando la norma non sarà cambiata, di non fidarsi  di eventuali professionisti o CAF che rassicurano e portano a detrazione anche le spese che non si potevano pagare in contanti”.

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