Dopo lo sciopero la nostra protesta del “pubblico” non di ferma

Nella giornata di oggi in occasione dello sciopero dei lavoratori dei servizi pubblici CISL FP, CGIL FP, UILFPL e UILPA di Bergamo hanno tenuto un’assemblea dei lavoratori in diretta streaming per spiegare le ragioni dello sciopero.

Le risorse stanziate nella bozza della legge di bilancio sono assolutamente insufficienti al fine di garantire servizi pubblici più efficienti e per garantire il rinnovo contrattuale scaduto ormai da due annidicono i segretari Angelo Murabito (CISL FP), Roberto Rossi (FP CGIL) e Antonio Montanino (UILFPL) -.Le richieste di apertura per un confronto serio fatte da CGIL CISL e UIL sono rimaste inascoltate. Confronto che è necessario per affrontare temi quali riforma della PA, innovazione, sicurezza, assunzioni e lotta al precariato. Siamo consapevoli che molti lavoratori non hanno potuto partecipare allo sciopero quale i sanitari impegnati nella lotta al Covid così come i lavoratori degli enti locali quali ad esempio la polizia locale, i servizi educativi, gli addetti allo stato civile e all’anagrafe che comunque hanno aderito alla protesta”.

“E’ importante – hanno continuato i sindacalisti – andare avanti con la mobilitazione perché la nostra protesta non si ferma con lo sciopero in quanto il rinnovo del contratto non è un privilegio, ma un diritto. I lavoratori pubblici sono sati bersaglio di attacchi trasversali e sono stati definiti degli irresponsabili perché protestano ma la irresponsabilità non è di chi protesta ma di chi non accetta il confronto”.

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