Lavoro a Bergamo, assunzioni e cessazioni, comparazione 2019/2020

Dopo mesi in cui il saldo tra avviamenti e cessazioni segnava un dato medio negativo, con ottobre si torna in positivo di 4.688 posizioni pur essendo il 58% in meno allo stesso periodo del 2019.  L’industria segna un lieve saldo negativo (- 48) mentre il resto dei settori tornano a creare occupazione trascinati dall’elevato picco stagionale degli incarichi nella scuola in aumento del 180% (da 920 posizioni del 2019 alle 2601 del 2020) relative alle “supplenze covid”.

Le assunzioni nel 2020 diminuiscono del 15,25% rispetto al 2019 (-18.937 posizioni) con il settore del commercio che ne perde quasi 12.000, l’industria oltre 7.000, tiene l’edilizia mentre crescono nell’agricoltura. Diminuiscono i contratti a tempo determinato (- 7.526), in somministrazione ( – 3.744), a tempo indeterminato (- 5.894) e in apprendistato ( -1.683).

Nell’avvicinarsi alla fine del 2020, pur segnando un saldo positivo tra assunzione e cessazioni costruito in particolare nei mesi di settembre e ottobreprecisa Danilo Mazzola, Segretario Cisl Bergamosi profila una perdita di occupazione dovuta alle mancate assunzioni per quasi 19.000 posizioni, con il settore del commercio e servizi che paga il prezzo più elevato in particolare nei contratti stagionali a tempo determinato. I contratti a tempo indeterminato diminuiscono del 18% rispetto al 2019, dato che evidenzia come le aziende bergamasche abbiano bloccato il turnover in una fase di incertezza come l’attuale“. 

Le statistiche

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