Lettera di Cgil, Cisl e Uil al Presidente del Consiglio Conte

Lettera di Cgil, Cisl e Uil al Presidente del Consiglio Conte

Abbiamo scritto al Presidente Conte chiedendo di essere convocati per iniziare un confronto serio che parta dalla nostra ‘stella polare’: la piattaforma unitaria di Cgil, Cisl e Uil presentata all’inizio di quest’anno“. Così è espressa la Segretaria generale della Cisl Annamaria Furlan, in merito alla lettera inviata insieme ai segretari generali di Cgil (Maurizio Landini) e Uil (Carmelo Barbagallo) per chiedere un incontro urgente in vista della manovra.

E proprio sulle priorità contenute nella piattaforma le tre confederazioni stanno organizzando una nuova mobilitazione unitaria per fare pressione sul governo. Mercoledì 9 ottobre, al Forum di Assago di Milano, si svolgerà una grande assemblea nazionale delle delegate e dei delegati, con l’obiettivo di sostenere la piattaforma unitaria con le priorità di Cgil, Cisl, Uil per il futuro del Paese.

Egregio Presidente – scrivono i tre segretari generali – nel congratularci per la fiducia ricevuta dalle Camere al Suo governo, siamo a chiederle un incontro urgente per poter discutere, come da lei annunciato nel corso del discorso programmatico alle Camere, della prossima legge di stabilità e delle misure che riteniamo indispensabili per la crescita e lo sviluppo dell’economia italiana. Crediamo che l’incontro possa anche essere l’occasione per esaminare le richieste che le nostre organizzazioni da tempo avanzano e che hanno indicato in una piattaforma sostenuta in questi mesi da una mobilitazione nei luoghi di lavoro e nelle piazze d’Italia“.

Ospite di coffee break su La7, la segretaria generale della Cisl è intervenuta sui contenuti dell’intervento del premier Conte esprimendo apprezzamento in particolare per la parte più convintamente europeista: “Finalmente – ha detto la Furlan – questo paese ritorna ad essere centrale nelle dinamiche europee e soprattutto ognuno di noi si ricorda che il nostro è tra i paesi fondatori dell’Unione europea”. Ha poi aggiunto: “Con una figura di grande competenza come quella di Paolo Gentiloni a Commissario europeo, si è tornati ad essere un paese centrale nell’unione europea. E’ importantissimo per noi ed in modo particolare per la nostra economia, per le nostre imprese, per la nostra capacità di stare sui mercati internazionali.

Un commento poi sulla progressività di cui ha parlato Conte: “Torniamo al rispetto della Costituzione vale a dire che chi è molto ricco deve pagare molte più tasse di chi invece non lo è per niente“. Importante per Furlan anche “il riferimento del premier Conte ad un’azione sul cuneo fiscale tutta a favore dei lavoratori e delle lavoratrici. Una richiesta partita nei mesi scorsi – ha tenuto a precisare – proprio da Cisl, Cgil e Uil e anche da tutte le associazioni datoriali. Importante dunque per la segretaria generale della Cisl “avere rimesso le cose a posto: lotta all’evasione, devono pagare le tasse tutti, cuneo fiscale tutto a favore delle buste paga“.

Quanto al salario minimo orario su cui c’è da un lato la proposta del M5S e dall’altro quella del Pd più vicina alle posizioni del sindacato nella sua unitarietà: “Chiedo al presidente Conte e al suo Governo – ha sottolineato Furlan – che su temi così importanti per la vita dei lavoratori si apra un confronto serio con le parti sociali. Il salario minimo per noi sono i minimi tabellari dei contratti nazionali. E la paga oraria non è rappresentata soltanto dai 9 euro o i 10 euro o gli 11 euro, ma è un insieme di voci: tredicesima, quattordicesima, diritto alla formazione, welfare aziendale. Il tema del salario minimo va affrontato tenendo conto di una molteplicità di fattori che mi sembrano sottovalutati. Se non affrontiamo con conoscenza e con serietà questo tema , rischiamo di creare condizioni svantaggiose per molti lavoratori e molte lavoratrici. Ed è per questo che chiediamo un confronto serio“.

Furlan ha quindi commentato a tutto tondo i principali temi affrontati dal premier, come quello della famiglia, della stabilizzazione dei precari nella scuola, e non ultima, la questione delle vertenze industriali ancora aperte: “Mi auguro – ha concluso – che sia un governo che inizi seriamente ad affrontare queste 170 grandi e medie vertenze industriali che da tanto tempo giacciono inermi sul tavolo del Mise. Tra l’altro con delle urgenze particolari: la questione dell’Ilva, Mercatone Uno, Alitalia, Alcoa ed altre. Le vertenze aperte bisogna seguirle con serietà“.
(fonte: sito Cisl Nazionale)

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