Rimborsi per la cancellazione di voli, sospensione di mutui e prestiti, pagamenti per asili nido e rette delle scuole private, prenotazioni cancellate negli alberghi e disservizi sui mezzi di trasporto. L’emergenza Covid-19 e la successiva quarantena hanno rivoluzionato anche il lavoro degli sportelli Adiconsum Bergamo, che oggi ha presentato il proprio bilancio e la propria attività del 2019 (per forza di cose spostata a luglio e quindi comprensiva anche del primo semestre 2020). Gli effetti della pandemia hanno aggiunto argomenti nuovi: soprattutto legati a turismo e trasporti. Il maggior numero di domande (oltre il 75%) è relativo a informazioni su cancellazione di voli, annullamento viaggi organizzati, prenotazione alberghi e disservizi sui mezzi di trasporto, con richieste di rimborso.
Dopo la cancellazione dei voli, il tema su cui ci sono state più richieste è la sospensione di mutui e prestiti (16,7%). Sono numerose (11%) le richieste relative a come comportarsi per quanto riguarda il pagamento di asili nido e rette scolastiche delle scuole private che pretendevano le rette nonostante la chiusura. Nel corso del 2019, comunque, oltre 15.000 gli interventi degli operatori Adiconsum, tra consulenze telefoniche, appuntamenti in ufficio e pratiche effettivamente registrate.
Nel periodo Covid-19 sono aumentate le truffe, avverte Mina Busi, presidente di Adiconsum Bergamo. “L’ambito in cui i consumatori sembrano cadere più frequentemente vittime di frodi è quello della telefonia, ma non mancano le utenze luce e gas. Abbiamo avuto diversi casi di contratti relativi a corsi, acquisti di prodotti per la casa con procedure che hanno indotto in confusione il malcapitato. Normalmente dobbiamo dire che al 90% riusciamo a risolvere i problemi, nei casi più ostici passiamo la pratica al legale”.
Adiconsum ha seguito i propri associati nella formalizzazione della richiesta di rimborso relativa alle fatturazioni a 28 gg. sul portale dell’associazione. Oltre alla consulenza su contratti di investimento (buoni fruttiferi postali, fondi e gestioni, costi bancari), le persone in difficoltà si sono rivolte agli sportelli per trovare una soluzione (pratiche di mutuo – finanziamenti – cessioni del quinto – carte di credito, etc.). Si sono registarti diversi casi di sovra indebitamento e di pignoramento della casa.
Per circa 750 assistiti sono state svolte le pratiche di conciliazione per il risarcimento dell’acquisto di diamanti con BPM con un rimborso complessivo di circa 5,8 milioni, con ricorsi al Tribunale per il fallimento IDB per la riconsegna dei diamanti e ora ancora per la compilazione dell’atto Delega Ritiro, lavoro che gli operatori dell’associazione hanno dovuto curare in regime di smartworking per l’arrivo della quarantena. Oltre 230 risparmiatori sono stati assistiti anche per la questione FIR – Consap: oggi sono in attesa di ricevere il risarcimento per investimenti complessivi di circa 6 milioni di euro e un risarcimento atteso per circa 1,2 milioni di euro.
Ma ogni intervento effettuato nei vari temi affrontati e risolti ha prodotto dei benefici economici per i nostri assistiti. Di particolare rilevanza i ricorsi all’ABF su prelievi fraudolenti dai c/c e con carte di credito/debito clonate.
“I dati relativi all’attività svolta da Adiconsum – conclude Busi – testimoniano la fiducia che i consumatori ripongono nella professionalità dei nostri consulenti. Ci siamo anche impegnati in attività di informazione e divulgazione dei principali temi di interesse relativi alla nostra attività sui quotidiani e abbiamo partecipato ad incontri in TV e a appuntamenti promossi con FNP e Comuni. I risultati ottenuti costituiscono un ulteriore stimolo per il nuovo anno. Le nostre sedi distribuite in recapiti rappresentano un vero punto di forza con l’utenza. L’attività svolta dai nostri 18 collaboratori con 21 recapiti sul territorio oltre la presenza settimanale in sede, è stata preziosa, e si interfaccia con le più variegate problematiche, ingegnandosi per dare risposte positive ai problemi sottoposti”.