La frutta fa bene ma che impennata durante l’emergenza

L’epidemia fa schizzare i prezzi dei generi alimentari. Come più volte denunciato da Adiconsum, le conseguenze del Coronavirus si fanno sentire anche sul carrello della spesa degli italiani. “Del restodice Mina Busi, presidente Adiconsum Bergamodi settimana in settimana, acquistare beni alimentari ci costa sempre di più, non solo al dettaglio, ma anche nei mercati orto-frutta, Gli stessi operatori bergamaschi denunciano un raddoppio di alcuni prodotti”.

Secondo i dati Istat relativi al mese di aprile, i prezzi al consumo dei generi alimentari schizzano verso l’alto spinti dalla corsa agli acquisti degli italiani in quarantena e dallo sconvolgimento in atto sul mercato per le limitazioni ai consumi fuori casa per le chiusure imposte alla ristorazione. Basta confrontare lo scontrino emesso oggi per la spesa con uno di appena un paio di mesi fa per capire che i prezzi al consumo sono aumentati e, in alcuni casi, volati. Come per la frutta e la verdura. Manca personale nella raccolta e questo determinerà una carenza e uno spreco di prodotti della terra. Ma a spingere in alto la spesa è stata anche la paura di rimanere senza scorte con la dispensa vuota che ha favorito l’acquisto di prodotti a lunga conservazione. 

L’Istat segna un’accelerazione dei prezzi dei beni alimentari:
– cura della persona: da +1 a +2,6%;
– cura per la casa: +1,1 a +2,8%;
– frutta: +8,4%;
– verdura: +5%;
– latte: +4,1%;
– salumi: +3,4%.
– pasta: +3,7%;
– piatti pronti: +2,5%;
– burro: +2,5%;
– formaggi: +2,4%;
– zucchero: +2,4%;
– alcolici: +2,1%;
– carni: +2%;
– pesce surgelato: +4,2%;
– acqua: +2,6%.

A pesare – conclude Busi – è il persistere della chiusura di ristoranti, bar, agriturismi e, in molte regioni, anche dei mercati rionali e degli agricoltori che moltiplicando le offerte ampliano la concorrenza aumentando le possibilità di scelta dei consumatori. La spesa degli italiani per pranzi, cene, aperitivi e colazioni fuori casa, prima dell’emergenza coronavirus, era pari al 35% del totale dei consumi alimentari degli italiani per un valore di 85 miliardi di euro all’anno”.

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