E’ partita la trattativa per rinnovare il contratto provinciale degli operai agricoli e florovivaisti. Nei giorni scorsi i sindacati di Fai Cisl, Cgil Flai e Uila Uil hanno consegnato la piattaforma a Confagricoltura e Coldiretti. Adesso si attendono le loro considerazioni sui punti in discussione con l’auspicio di “rinnovare” entro la fine anno. In Bergamasca sono circa 5 mila lavoratori dipendenti di aziende agricole: 1.700 a tempo indeterminato e oltre 3.000 a tempo determinato.
“Abbiamo chiesto un aumento salariale del 5% della paga base oraria – spiega Gigi Bramaschi, Segretario generale Fai Cisl Bergamo – .Un aumento, occorre precisare, che riguarda gli operai agricoli e non gli impiegati del settore, soggetti a un percorso diverso di contrattazione. L’ultimo contratto, 4 anni fa, era stato chiesto un 7% di aumento salariale. Avevamo chiuso con il 2,1%. Certamente il 5% richiesta nella piattaforma di quest’anno è una richiesta importante sul quale si aprirà il confronto con le controparti“.
Considerato quello che sta succedendo nel mondo del lavoro a livello nazionale, ma anche territoriale, in merito agli infortuni mortali sul lavoro le tre sigle sindacali degli agricoli puntano alla costituzione della figura dell’RLST (Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale) in agricoltura che oggi non c’è: un punto sul quale da tempo Fai Cisl, Cgil Flai e Uila Uil stanno insistendo con Confagricoltura e Coldiretti. “L’elemento basilare che manca – continua Bramaschi – è il reperimento delle risorse per mantenere questa figura“.
Per ultimo, ma non meno importante, in piattaforma emerge anche l’aspetto della formazione. “Chiediamo – chiude Bramaschi – che venga estesa anche ai lavoratori a tempo determinato che sono la maggioranza“.