Anche Bergamo si mobilita nella settimana di manifestazioni che CGIL CISL UIL hanno organizzato per promuovere le proprie richieste nei confronti del Governo sui temi del lavoro, della solidarietà, della crescita, degli investimenti per le infrastrutture, del rinnovo dei contratti, della riforma fiscale e per una legge sulla non autosufficienza.
Venerdì 13 dicembre, da mezzogiorno, le segreterie provinciali di CGIL CISL UIL Bergamo saranno all’imbocco di via XX settembre, di fronte a Palazzo Frizzoni, per un volantinaggio e per spiegare ai cittadini le ragioni della protesta, ma soprattutto le proposte dei sindacati per una Finanziaria all’altezza delle aspettative di lavoratori, pensionati e famiglie.
“Il Governo, con la manovra di Bilancio, non dà adeguate risposte ai temi del lavoro, della crescita e dello sviluppo – si legge nei documenti nazionali del sindacato confederale -. In mancanza di interventi robusti a sostegno della crescita, degli investimenti, dell’occupazione e dei redditi da lavoro e da pensione, la manovra di Bilancio 2020 non riuscirà a modificare i deboli indicatori congiunturali, né a risollevare il sistema produttivo nazionale.
CGIL, CISL e UIL, pur apprezzando lo sforzo del governo alla ripresa del dialogo, ritengono insufficienti le risorse messe in campo nella manovra sui capitoli individuati nella piattaforma unitaria utili a far ripartire il Paese. Inoltre, è necessario dare continuità alla mobilitazione per chiedere miglioramenti della manovra, per evitare che alcuni contenuti vengano peggiorati, per avviare una stagione di riforme da condurre in porto già nei prossimi mesi, continuando il confronto nei tavoli già attivati. “Noi non siamo contrari alla riduzione delle tasse, anzi, e l’intervento sul cuneo fiscale ci trova d’accordo. Chiediamo però che i soldi di lavoratori e pensionati siano meglio utilizzati.
“A Bergamo la nostra economia soffre da tempo di un’inadeguatezza infrastrutturale – fanno eco i segretari provinciali Gianni Peracchi (Cgil), Francesco Corna (Cisl) e Angelo Nozza (Uil) – Un’ autostrada non conforme alle esigenze del traffico di città e provincia, con un livello di saturazione elevato; un collegamento con Treviglio oggettivamente inesistente. Abbiamo il terzo aeroporto italiano per numero di passeggeri senza collegamento ferroviario, mentre in giro per l’Europa aeroporti più piccoli sono meglio attrezzati. Il collegamento ferroviario con Milano, indispensabile per la nostra economia, è assolutamente inappropriato alle esigenze; la statale 42 e quelle verso le valli sono ancora in attesa di un adeguamento che era irrimandabile da anni. A tutto ciò si può porre rimedio, come convenuto nei tavoli OCSE territoriali, in una prospettiva sostenibile”.
“Abbiamo ancora un’economia – concludono i tre segretari – con un potenziale enorme: Bergamo rappresenta un polo produttivo tra i più forti in Europa, ma senza un progetto di ampio respiro sul fronte delle infrastrutture corre il rischio di non poter più competere come prima e i segnali li stiamo vedendo da tempo. Oggi abbiamo opere finanziate, ma ancora poche “cantierate”.