Il Fridays for future delle aziende

Fridays for future

Nel giorno del quarto Fridays for Future, la Fim Bergamo si interroga su quale futuro possa veder convivere ambiente e economia, ecologismo e occupazione, soprattutto in una realtà manifatturiera come quella bergamasca. “Ci sono realtà e esempi virtuosi da seguire in Lombardia e in Italia”, dice Marco Bentivogli, Segretario generale dei metalmeccanici Cisl, intervenuto oggi al convegno “Metalworkers for future”, alla scuola edile di Seriate. “C’è un sistema industriale che sta accettando e accogliendo questa grande trasformazione digitale e tecnologica, accompagnandola con un maggior grado di sostenibilità ambientale. Investire nell’ambiente rafforza le imprese, perché sono più forti, più solide dal punto di vista dell’occupazione, della qualità del lavoro e dei salari. Il sindacato qui si deve affermare come forza capace di conciliare i vari obiettivi e soprattutto promuovere sostenibilità”.

L’innovazione a Bergamo (come nel resto d’Italia) deve passare non solo attraverso la tecnologia, ma anche dalla sostenibilità e dagli interventi di ricerca, senza contare il puro e semplice rispetto del pianeta. Partendo dalle parole di Gerardo Greco, giornalista RAI che ha dato alle stampe il romanzo del riscaldamento globale, palco e platea di Seriate si sono chiesti cosa fare in presenza della “Guerra Calda” (questo il titolo del libro).

Abbiamo tutti quanti il dovere di interrogarci sul futuro del nostro pianeta, dove il tempo non è una variabile indipendente – dice Luca Nieri, segretario generale Fim Cisl Bergamo -. Oggi dobbiamo evitare il peggio, costruendo delle consapevolezze e delle verità. Tutti noi possiamo, per il ruolo che rivestiamo, orientare uno sviluppo sostenibile con quello che già abbiamo, ovvero sviluppando e spingendo tecnologia e modelli di industria 4.0, richiedendo però sempre più responsabilità al mondo della politica, che non scarichi sul lavoro responsabilità per quello che non ha fatto”. “Bergamo – continua il leader dei metalmeccanici bergamaschi – ha esperienze virtuose che devono essere portate come esempio ed esportate. Dobbiamo costruire sempre più sinergie tra sindacato e imprese su obiettivi comuni per il futuro. La tecnologia ci può essere d’aiuto”.

Oggi si parla di produzione circolare, e anche a Bergamo numerose imprese, dalle multinazionali alle aziende artigiane, iniziano a fare i conti con una nuova sensibilità imprenditoriale: dal taglio dei consumi di materie prime, alla riduzione dei rifiuti e dello spreco energetico, dal minor uso di risorse naturali all’utilizzo di fonti rinnovabili. Poi, la competitività tecnologica, l’intelligenza artificiale e nuovi processi industriali, verso una sostenibilità ambientale consapevole. La Fim ne ha parlato anche con Pippo Onufrio, direttore di Greenpeace Italia; Ermete Realacci, della Fondazione Symbola; Olivo Foglieni, Vicepresidente di Confindustria Bergamo.

Lo sviluppo sostenibile non può prescindere dalla valorizzazione dei lavoratori e dalla relazione tra persone all’interno dei luoghi di lavoro – è il pensiero di Francesco Corna, Segretario generale di Cisl Bergamo -. Dobbiamo promuovere e insistere per realizzare investimenti in reti tecnologie e infrastrutture, capaci di rendere la nostra provincia e il nostro paese all’avanguardia, per garantire risorse per il lavoro e per l’ambiente. A Bergamo abbiamo le potenzialità e la capacità di dialogo tra rappresentanti economici politici e sociali per farlo”.

Il tema della sostenibilità è importante, da inserire nel nostra idea di sviluppo industriale. Lo sviluppo sostenibile garantisce una maggiore solidità delle imprese, e quindi una maggiore stabilità dell’occupazione – ha concluso Bentivogli. Il sindacato deve uscire dal cono d’ombra di forza oppositiva, ma diventare forza capace di conciliare gli obiettivi di un ambiente salubre e dello sviluppo della produzione”.

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