Contratto laterizi e manifattura industria, firmata l’ipotesi di accordo per il rinnovo

Contratto laterizi e manifattura industria, firmata l'ipotesi di accordo per il rinnovo

È stata sottoscritta a Roma il 30 settembre l’ipotesi di accordo per il rinnovo del Contratto collettivo nazionale Laterizi e Manufatti industria. L’intesa, che ha prodotto anche lunghi periodi di stallo tra le controparti, è stata raggiunta tra i sindacati di categoria Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil e le controparti Confindustria Ceramica-settore laterizi ed Assobeton. L’accordo interessa complessivamente 20.000 lavoratori di cui almeno 1.200 nella nostra provincia di Bergamo. Tra le principali aziende in Bergamasca si possono citare la Magnetti Building di Carvico, la Wegh Group di Calcinate, la Promat di Brembate, la Cugini spa di Nembro, tra le principali.

L’incremento salariale al parametro di riferimento è pari a 75 euro, suddiviso in tre tranche: 20 euro a partire dal 1° settembre 2019, 25 euro dal 1° luglio 2020 e 30 euro dal 1° luglio 2021, e un aumento complessivo del montante rispetto all’ultima tornata contrattuale con un totale di 1.555 euro. Nell’ambito del welfare contrattuale, la contribuzione a carico delle aziende per il Fondo di previdenza complementare Arco salirà dal 1,70 % all’ 1,80 % a partire dal luglio 2020.

Nella parte normativa sono stati rilanciati temi come il benessere organizzativo; la creazione di un comitato bilaterale per il settore dei materiali da costruzioni, che come descritto nel contratto del cemento, avrà il compito di trattare la responsabilità sociale d’impresa; le pari opportunità e le discriminazioni di genere, e non ultimo la revisione degli inquadramenti professionali.

Sul mercato del lavoro si favorisce l’occupazione diretta e stabile, individuando un’unica percentuale per il ricorso ai tempi determinati e per il lavoro in somministrazione, a termine o indeterminato, del 20% (inferiore quindi ai limiti previsti dalla Legge), con possibilità di aumentarla al 35%, se la somministrazione viene tenuta sotto al 10%. Sul piano delle pari opportunità, viene riconosciuta la possibilità (alle donne che rientrano dalla maternità, e agli uomini che richiedono congedi per gravi motivi familiari) di accedere al lavoro part-time reversibile. Sul piano della salute e sicurezza viene previsto un maggior coinvolgimento degli RLS anche con le aziende operanti in regime di subappalto, mentre ai lavoratori stranieri verrà fornita la traduzione in lingua del paese di origine delle procedure e dei documenti in tema di sicurezza.

Rimane il rammarico – sostiene Massimo Lamera, di Filca Cisl Bergamo – che il contratto dei laterizi e manufatti rimarrà l’unico contratto nella  platea dei Ccnl dei materiali da costruzione ad avere l’assistenza sanitaria con onere anche per il lavoratore. Le associazioni datoriali hanno perso una grande occasione per favorire la tutela della salute dei lavoratori. Per il sindacato diventa una priorità continuare la campagna di sensibilizzazione sul welfare, in particolare quello sanitario, inserendo il capitolo della salute del lavoratore nella contrattazione di secondo livello. Fondamentale in questo rinnovo è l’istituzione della commissione per costituire un ente bilaterale, che favorirà la sinergia nel settore dei materiali da costruzione.”

Firmare questo rinnovo contrattuale – aggiunge Marco Bonetti, della Segreteria Fillea Cgil Bergamo – era importante per dare una prima risposta sia normativa che economica alle lavoratrici e ai lavoratori usciti da poco da anni difficili, tra l’utilizzo di ogni forma di ammortizzatori sociali o vere e proprie riorganizzazioni aziendali, che hanno modificato radicalmente il mercato dei laterizi e dei manufatti nel nostro Paese. Ora la parola passa a loro, che potranno esprimere il loro giudizio con il voto sull’ipotesi di accordo mediante apposite assemblee sindacali che convocheremo”.

Il contratto in pillole

 

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