Tagli a 65.000 pensionati di Bergamo sopra i 1500 euro lordi

Tagli a 65.000 pensionati di Bergamo

Sono 65.527 i pensionati bergamaschi che percepiscono assegni di vecchiaia sopra 1500 euro lordi mensili. Sono il 35% del totale. Infatti da aprile, per loro scatterà l’adeguamento sulle rivalutazioni e anche un prelievo sempre più consistente per le pensioni “più alte”. Tecnicamente è un taglio della perequazione, ovvero del meccanismo che determina l’aumento degli assegni pensionistici, deciso dal governo. Con l’ultima “finanziaria” Palazzo Chigi rimpingua le casse dello Stato di  2,3 miliardi di euro derivanti da tagli che saranno applicati da qui al 2021. Risorse che sono state utilizzate per quota 100, reddito e pensione di cittadinanza.

Pochi o tanti che siano, – commenta Caterina Delasa, segretaria generale Fnp Cisl Bergamo – sempre soldi in meno nelle pensioni. Si tratta di un provvedimento che colpisce pensionati che hanno costruito il proprio assegno versando contributi per 35, 40 e anche 45 anni di lavoro, e per la stragrande maggioranza dei casi, non certo delle cosiddette pensioni d’oro, visto che più di 60.000 stanno sotto i 3.000 euro lordi”. “Inoltre – continua Delasa – , dopo che l’Inps avrà aggiornato il calcolo delle pensioni con il cedolino di aprile 2019, si aprirà il problema della restituzione di quanto incassato in più nella prima parte dell’anno. La volontà del governo era di evitare di presentare il conto della restituzione ai pensionati sotto periodo elettorale: si era ipotizzata la mensilità di giugno, e a oggi, l’Istituto non fuga i dubbi al riguardo, dato che  nei prossimi mesi  comunicherà le modalità di recupero delle somme relative al periodo gennaio-marzo 2019“.

FNP CISL, SPI CGIL e UILP UIL stanno preparando una manifestazione nazionale dei pensionati: sabato 1 giugno in piazza del Popolo a Roma, mentre prima si terranno tre assemblee a Padova, Roma e Napoli in un’unica data: il 9 maggio. “La mobilitazione – conclude Delasa – è contro la totale mancanza di attenzione nei confronti dei pensionati, che spesso rappresentano la parte debole della società“.

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