Presidio Spi, Fnp e Uil Pensionati contro i tagli alle pensioni

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La rivalutazione delle pensioni è una questione di equità! Con il “raffreddamento dell’indicizzazione delle pensioni” il nuovo Governo ha scelto di fare cassa anche sui pensionati.

Per questo martedì 8 gennaio davanti alla Prefettura di Bergamo in via Tasso (dalle 10 alle 12) Spi Cgil, Fnp Cisl e Uil Pensionati organizzano un presidio per salvaguardare le pensioni contro i tagli alla rivalutazione previsti dalla manovra del Governo.

Dal  nuovo  sistema  di  riduzione della perequazione per le pensioni superiori a tre volte il minimo (1.522 euro lordi) e dal prelievo straordinario di solidarietà per quelle sopra i 100mila euro lordi annui, il Governo conta di ricavare 2,5 miliardi. Per le pensioni sopra quattro volte il minimo può comportare una perdita da 65 a 325 euro lordi all’anno, a partire dal 2019 e per il resto della vita.

Invece di ripristinare il precedente sistema di indicizzazione per scaglioni a partire dal 1° gennaio come già pattuito, il nuovo Governo ha scelto di modificare il sistema di rivalutazione delle pensioni, peggiorandolo in parte.

Da anni chiediamo che venga riconosciuto un meccanismo di rivalutazione che risponda ai reali bisogni di milioni di pensionati. E, invece, il Governo del “cosiddetto cambiamento” si allinea alla prassi degli ultimi Governi: fare cassa con i pensionati e non agire, ad esempio, contro l’evasione fiscale.

Siamo contrari a questa politica a cui piace parlare di reddito di cittadinanza, ma che non dice nulla sull’urgenza di una legge sulla non autosufficienza.

È, dunque, scellerata la decisione di raddoppiare le tasse a chi opera nel no profit e siamo contro l’ipocrisia di un Governo che premia gli evasori fiscali con saldo e stralcio delle cartelle. Uno schiaffo in faccia a pensionati e pensionate che versano imposte e tasse ancor prima di ricevere l’assegno della pensione.


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