La conferma di Busi all’Adiconsum Bergamo

Adiconsum Bergamo ha celebrato il proprio Congresso, confermando Mina Busi al vertice dell’associazione consumatori di via Carnovali. Con lei, hanno trovato conferma i due membri della segreteria: Angela Ravasio e Sergio Carobbio.

Oltre 12.000 contatti in un anno

L’assise di ADICONSUM è servita a Busi per fare il punto della situazione dello sportello. Le persone che si sono rivolte agli uffici sparsi nella provincia sono notevolmente aumentate, superando al quota di 12.000 contatti. D’altronde, ha detto il presidente nella relazione d’apertura, “le problematiche crescono a dismisura nonostante il Codice del Consumatore, le leggi, gli interventi delle Autority. I nostri sportelli quotidianamente fronteggiano situazioni di cittadini che non riescono a pagare le utenze energetiche, che sono in sofferenza con le banche e le finanziarie. Nell’erogazione di servizi di informazione ed assistenza individuale, pur con le difficoltà derivanti dai limiti di risorse umane e finanziarie, abbiamo assicurato una copertura del territorio stabile e un’assistenza generalmente efficiente, considerando che il consumatore è in balia di pratiche commerciali scorrette e non sa come difendersi”.

In prima linea contro le truffe

Proprio “l’attacco frontale” dei call center nella guerra per le utenze di gas e energia ricoprono la grande attenzione del lavoro di ADICONSUM. “Le truffe telefoniche per l’attivazione di servizi non richiesti non si contano. Troppo spesso succede che si firmino contratti predisposti dalle aziende senza dare molto importanza alle clausole: una firma messa senza troppo impegno non può salvare da un vincolo che poi si sarà costretti a pagare, magari a caro prezzo. Lo stesso vale per il fatidico SI detto al telefono più per cortesia verso l’operatore che per convinzione. L’esperienza allo sportello ha dimostrato che il consumatore è sempre più vittima perché l’informazione è carente, ingannevole, di difficile interpretazione. Il consumatore ha bisogno di maggiori informazioni perciò sono necessarie iniziative educative e formative, con incontri pubblici”.

Gli oneri di sistema sulle utenze di non residenza

Infatti – prosegue Busi – oltre il 65% del nostro contenzioso individuale coinvolge le grandi Società di erogazione di servizi, comunemente definite “grandi utility”, dalla telefonia , energia elettrica , Gas e Acqua. Possiamo dichiarare, senza alcuna paura di smentita, che la privatizzazione di questi grandi servizi ha consentito l’incentivazione ed un aumento spropositato di raggiri ed in alcuni casi l’arricchimento indebito di questi grandi Gestori, che avviene a scapito dell’utenza, allorquando anche il minimo errore non rilevato di alcuni Euro, riprodotto a milioni di utenti, garantisce guadagni illeciti difficilmente rilevabili e quindi impuniti”. In questi giorni è emerso il problema degli oneri di sistema applicati sulle utenze di non residenza che comporteranno costi enormi per i cittadini, che pur usufruendo di poca energia si troveranno delle bollette aumenti del 30%. ”Riteniamo – conclude Busi – che tale decisione presa dall’Autority vada rivista”.


1) Relazione introduttiva
2) Mozione finale

 

Potrebbe piacerti anche

Archivi

Categorie

Tags:

Altri post simili