Pigna, incontro in Confindustria sui 75 esuberi

Confronto in Confindustria tra azienda e sindacati sul destino dei lavoratori delle Cartiere Paolo Pigna spa e in particolare sui 75 esuberi annunciati dall’azienda il 28 novembre scorso.

Esuberi da ridurre e propoga della Cassa straordinaria

Durante l’incontro fra le parti davanti alla sede di via Camozzi, è stato organizzato un presidio dei lavoratori. “Abbiamo chiesto di ridurre il più possibile gli esuberi annunciati la scorsa settimanaha dichiarato Luca Legramanti, segretario generale del sindacato FISTEL CISL Bergamo -. Inoltre abbiamo sollecitato la proprietà a valutare seriamente la richiesta di una proroga di altri nove mesi della Cassa integrazione straordinaria ora in corso che si concluderà il 9 marzo. Da parte dell’azienda abbiamo registrato un atteggiamento freddo: auspichiamo comunque che prima del prossimo incontro, fissato per il 14 dicembre, l’azienda si convinca a percorrere questa strada, dopo averne verificato la fattibilità. Durante l’incontro le parti hanno iniziato anche a discutere degli incentivi all’esodo per chi volontariamente sceglierà di lasciare l’azienda. La questione verrà ripresa la prossima settimana, quando la proprietà dovrà presentarsi con una prima proposta di incentivo.

Incontro istituzionale per le politiche attive

Intanto, lunedì 12 dicembre (ore 14.30), nella sede della Provincia in via Borgo Santa Caterina a Bergamo) è fissato il primo incontro istituzionale, richiesto dai sindacati, per affrontare con i rappresentanti della Provincia e della Regione Lombardia tutte le questioni legate all’attivazione delle politiche attive per riqualificazione, formazione e inserimento lavorativo. Ricordiamo che il 23 settembre 2015 la proprietà di Pigna aveva presentato domanda di preconcordato in continuità aziendale. Nel gennaio 2016 l’azienda è stata ammessa dal Tribunale di Bergamo al concordato preventivo. Successivamente, dopo la richiesta presentata a febbraio, a marzo è stata avviata una Cassa integrazione straordinaria per tutti i 160 dipendenti al lavoro ad Alzano. Questo ammortizzatore sociale scadrà il 9 marzo 2017. Circa un mese fa, il Tribunale ha decretato che l’attività può procedere in continuità aziendale, respingendo l’ipotesi di valutazione dei presupposti di fallimento avanzata a luglio da parte dei commissari. Un nuovo piano industriale è stato presentato al Tribunale lo scorso 20 ottobre con i manager De Agostini del fondo Idea Capital, in attesa dell’udienza dei creditori che dovranno votare in merito nel gennaio 2017.

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