Manca una reale liberalizzazione sui saldi

Come ogni anno, comincia la stagione dei Saldi, e come ogni anno, comincia con le polemiche. ADICONSUM Bergamom, l’associazione dei consumatori del sindacato Cisl Bergamo segnala che, come è cattiva abitudine, molti commercianti hanno predisposto una sorta di pre-saldi per i clienti “affezionati”, “mettendo loro a disposizione la merce migliore e i capi con tutte le taglie, creando in tal modo una discriminazione tra gli acquirentiLa normativa sui saldi – denuncia Eddy Locati, segretario provinciale di Adiconsum Cisl Bergamo -viene così disattesa dagli stessi commercianti, anche se la nostra associazione dice da tempo che i saldi, così come sono ora, non hanno più senso di esistere!”

Infatti, ADICONSUM chiede da tempo di affrontare il tema di una reale liberalizzazione del settore per una maggiore tutela dei consumatori e delle aziende sane. Comunque, considerando che dal prossimo 2 gennaio si aprirà ufficialmente la stagione dei saldi, ADICONSUM Cisl Bergamo rinnova alcune avvertenze ai consumatori.

La normativa sui saldi ubbidisce a precise regole che i commercianti sono tenuti ad osservare e che spetta anche ai consumatori far rispettare: il periodo di saldi non sospende la normativa di legge in vigore a tutela dei consumatori sulla garanzia dei beni di consumo. Il consumatore – dice ancora Locati – ha diritto alla riparazione o alla sostituzione (se la riparazione risulta impossibile, troppo complicata o troppo costosa), alla riduzione del prezzo o alla risoluzione del contratto con la restituzione del bene e la restituzione di quanto pagato. La garanzia di conformità è una garanzia legale con durata biennale. È sempre meglio verificare i prezzi almeno una settimana prima dell’inizio ufficiale dei saldi”.

Anche quest’anno è attivo il gruppo Facebook “SOS Saldi” per la segnalazione di problemi occorsi durante gli acquisti.


IL DECALOGO da seguire per evitare di venire truffati in periodo di saldi:

01) Sull’oggetto in saldo deve essere sempre riportato il prezzo d’origine non scontato, la percentuale di sconto applicata e il prezzo finale. Diffidate degli importi scritti col pennarello senza indicazione del prezzo originale;

02) È meglio diffidare di quei negozi che espongono cartelli con sconti esagerati e fare riferimento a negozi già conosciuti per acquistare la merce in saldo: sconti superiori al 50-60 per cento nascondono spesso merce non proprio nuova;

03) Fate attenzione all’eventuale presenza di merce venduta a prezzo pieno insieme alla merce in sconto;

04) Confrontare i prezzi con quelli di altri negozi, magari annotando il prezzo di un capo o della merce a cui si è interessati;

05) È bene verificare che il prodotto offerto in vetrina sia lo stesso che verrà  presentato in negozio;

06) Nel periodo dei saldi i negozianti che normalmente accettano pagamenti con bancomat o carte di credito ed espongono il relativo logo sono tenuti ad accettare i pagamenti elettronici

07) Diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati e non provati, anche se è a discrezione del commerciante consentire o meno di fare provare la merce;

08) Chi vuol fare regali faccia attenzione perché si può cambiare solo ed esclusivamente la merce difettosa che deve essere riconsegnata al commerciante entro 2 mesi dalla scoperta del difetto (non si può sostituire la merce se avete cambiato idea sul colore o sul modello);

09) È bene conservare sempre lo scontrino per potere eventualmente cambiare la merce difettosa;

10) Qualora il commerciante si rifiuti di cambiare un articolo difettoso in saldo o non voglia restituirvi i soldi rivolgetevi alla Polizia Municipale e segnalate il caso alle sedi territoriali Adiconsum di Bergamo  e al gruppo Facebook “SOS SALDI”

IL DECALOGO IN UN VIDEO

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