Continua la mobilitazione dei lavoratori della Provincia, nel giorno della protesta nazionale. A Bergamo, come in tutta Italia, infatti, si è tenuta una manifestazione dei lavoratori, che hanno svolto la propria assemblea nel cortile di via Tasso venerdì 19 dicembre. È stato deciso di bloccare ogni straordinario. “Senza un intervento del Governo, un passo indietro su provvedimenti dannosi e insensati, non si fermerà la protesta dei lavoratori e dei sindacati che li appoggiano”, dichiara Mario Gatti, segretario generale del sindacato Cisl Fp Bergamo.
I sindacati sottolineano il rischio di esuberi per 300 lavoratori. “Chiediamo al Parlamento di evitare il peggio, alle Regioni di fare la loro parte. I tagli mettono a rischio il funzionamento dei servizi di area vasta, dalla sicurezza scolastica alla tutela ambientale, passando per la viabilità e le politiche attive sul lavoro. È semmai necessario un riordino vero dell’ente Provincia, ma per far questo è necessario che il Governo si sieda a discutere con le forze sociali”.
“La Regione – continua Gatti – non può sottrarsi al proprio ruolo politico verso il territorio: sue sono le deleghe, più di 200 sono le attività delegate alla Provincia di Bergamo, o se le riprende o ne provvede al sostegno. I cittadini devono sapere che se questo non accadrà, il costo di tutto questo ricadrà sulle famiglie e tra queste ci sono anche quelle dei dipendenti provinciali. I tagli lineari mettono a rischio il funzionamento dei servizi di area vasta, dalla sicurezza scolastica alla tutela ambientale, passando per la viabilità e le politiche attive sul lavoro. È semmai necessario un riordino vero dell’ente Provincia, ma per far questo è urgente che il Governo si confronti con le forze sociali, tenendo conto delle differenze dei territori.”
