Assemblea Fp Cisl Bergamo al Gleno

È difficile, se non impossibile, fare proposte a chi rifiuta il confronto, ma CGIL CISL UIL non perdono la speranza di poter rivedere alcuni passaggi della riforma “Renzi” sulla Pubblica Amministrazione, con una serie di azioni concrete, che sono state illustrate il 7 luglio 2014 dai responsabili delle categorie del Pubblico Impiego (tra cui la Fp Cisl Bergamo) all’incontro con i lavoratori riuniti in assemblea presso la Casa di riposo del Gleno, a Bergamo. Oltre un centinaio di rappresentanti dei lavoratori del pubblico impiego bergamasco presenti.

L’iniziativa rientra nelle azioni decise dal sindacato a livello nazionale. Il fuoco delle cri­ti­che del sin­da­cato al prov­ve­di­mento si rivolge con­tro i tagli, la mobi­lità e i deman­sio­na­menti per il per­so­nale assunto e la man­cata solu­zione della situa­zione dei pre­cari.

I tagli si sono tradotti, protestano i sindacati, “non solo in un blocco quasi totale della contrattazione di I e II livello, blocco del turn-over e processi di mobilità coatta dei lavoratori, ma hanno avuto nel contempo ricadute nefaste sui servizi erogati ai cittadini e alle singole comunità locali (chiusura di asili nido, aumenti dei ticket per le mense scolastiche, aumento delle tariffe dei Trasporti urbani ed extraurbani). Tagli lineari che hanno avuto come unico risultato il peggioramento della qualità dei servizi erogati dagli Enti locali, senza conseguire l’obiettivo di diminuire la spesa complessiva, anzi nella maggior parte degli Enti la spesa è continuata a crescere per acquisto di beni e servizi”.

L’8 luglio scadrà il termine entro il quale il Governo avrebbe dovuto applicare la cosiddetta legge Delrio, con un apposito Dpcm di riattribuzione delle funzioni del sistema degli enti locali – dicono FP CGIL, CISL FP, UIL FPL, UIL PA in un comunicato unitario -. Siamo preoccupati perché questo mette a rischio la continuità dei servizi. Così, il Governo abbandona l’unico provvedimento approvato dopo un confronto vero e che prevede un percorso di applicazione partecipato, a partire dalle cabine di regia, ma soprattutto l’unico che contiene soluzioni praticabili a garanzia dell’offerta di servizi e dei lavoratori che li offrono”.

Le Categorie di CGIL CISL UIL hanno messo a punto una serie di azioni, che oggi sono state approvate dall’assemblea. Tra queste, un piano industriale per i servizi pubblici; cabine di regia per gestire riordino e personale; costi e prestazioni standard per tutti gli enti locali e una centrale unica di acquisto per regione; turn over generazionale per 50mila nuovi assunti e stabilizzazione dei precari; partecipazione di cittadini e lavoratori e piano riorganizzativo obbligatorio in ogni ente, ma anche la discussione per la nuova organizzazione degli uffici dello Stato sul territorio; riapertura della contrattazione nazionale e locale, strumento di governo e riforma della pubblica amministrazione.

Avanziamo la richiesta di azione agli attori del Governo Politico territoriale – conclude la nota sindacale -, affinché si apra un confronto che porti all’analisi dei bisogni di servizio locali e a una progettualità di un nuovo sistema che possa addivenire a proposta o, perché no, a modello per la discussione col Governo”.

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