Cambio al vertice della Cisl Scuola Bergamo

Salvatore Inglima è il nuovo segretario generale di CISL Scuola Bergamo. Succede a Vincenzo d’Acunzo, che ha guidato la categoria negli ultimi 8 anni, traghettando anche la riunificazione dei territori del Sebino. Inglina ha 43 anni. E’ docente di diritto all’Istituto “Ivan Piana” di Lovere. E’ stato eletto nel pomeriggio dell’8 settembre 2014 dal Consiglio Generale della CISL Scuola di Bergamo, alla presenza di Francesco Scrima, segretario generale nazionale.

Il nuovo segretario provinciale ha poi chiesto la votazione sulla proposta di segreteria, nella quale, oltre alla riconferma di Elisabetta Possessi, Silvana Milione e Flavia Valetti, entra Delia Bordogna in rappresentanza delle RSU e dei Delegati Cisl Scuola.

Ci attende un corposo lavoro nell’ottica di essere presenti nel panorama provinciale come il sindacato che intende far avanzare le pratiche della “Buona Scuola”, è stato il messaggio che Inglima ha lanciato all’assemblea, invocando anche la “necessità di un confronto a tutto campo, volto ad arricchire il percorso e a favorirne la  condivisione perché diventi patrimonio di tutti”.

D’acunzo, nel congedarsi dalla sua categoria, ha voluto sottolineare la “ maturazione che l’inesorabile trascorrere del tempo ha scandito attraverso il ritmo degli anni scolastici, degli incontri, delle prove, delle attese non sempre soddisfatte ma che non hanno mai ceduto all’allettante attrazione della rinuncia: sono rimaste sempre vive e costituiscono una importante risorsa per continuare a rivendicare quel ruolo sociale che, fino ad oggi, non ci è stato ancora opportunamente riconosciuto”. 

L’intervento di Franscesco Scrima, ovviamente, ha toccato i temi del dibattito nazionale sul progetto di riforma della Scuola, sulla quale, per ora, “ci sono solo gli annunci e l’anno scolastico sta cominciando con i problemi di sempre”.

Prima  – continua – il governo dice che avrebbe sistemato i precari, poi si scopre che non ci sono i soldi. Promette anche di risolvere la questione degli insegnanti rimasti bloccati dalla riforma Fornero ma anche per questa situazione non se ne fa niente. Di fronte a queste continue promesse non mantenute, siamo piuttosto scettici sull’attuazione della riforma”.

“C’è molta tenione e un grande scontento per il blocco del contratto per un altro anno. È una decisione incoerente rispetto a quello che dice il governo sulle linee guida della riforma quando parla di valorizzazione del personale e del merito. Entrambi sono temi prettamente contrattuali. Risponderemo a muso duro al blocco del contratto – ha concluso -. È una umiliazione. Quanto alla riforma vogliamo verificare la sua praticabilità, vogliamo vedere le coperture economiche. Intanto partirà un piano di mobilitazione con assemblee sindacali su tutti i luoghi di lavoro con coinvolgimento dei genitori. Non escludiamo lo sciopero”.

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