L’appuntamento col Black Friday 2023 che cade 24 novembre, quarto venerdì del mese di novembre che segna di fatto l’inizio della stagione dello shopping natalizio, anche se sconti e promozioni si sono oramai allungati per tutta la settimana e oltre. Come ogni anno, oltre alla gara a conquistarsi il consumatore con “offerte definite imperdibili”, torna la domanda sulla loro effettiva convenienza. La risposta sembra proprio essere “no” : gli stessi prezzi di fatto sono disponibili anche in altri periodi. Le percentuali di sconto sono calcolate sulla base dei prezzi di listino dei prodotti al momento del lancio sul mercato, quando sono in media più alti, dunque risultano esagerate. Alcune offerte esistono già prima del Black Friday e in alcuni casi gli sconti sono anche maggiori.
Quindi per trovare l’offerta giusta non è necessario aspettare il quarto venerdì di novembre, ma basta un monitoraggio attento per trovare prezzi simili anche in altri momenti dell’anno.
A marzo 2023 è entrato in vigore il nuovo art. 17-bis del Codice del Consumo, “non ci sono più dubbi su come deve essere indicato il prezzo di riferimento, ossia il prezzo barrato dal rivenditore, indicato come prezzo iniziale a cui viene applicato lo sconto. Il prezzo di riferimento deve essere il prezzo più basso applicato dal professionista alla generalità dei consumatori nei 30 giorni precedenti”.
Il venditore è libero di indicare altri prezzi, come quello di listino o il prezzo medio di vendita nell’ultimo mese, “ma tali informazioni devono essere date in aggiunta al prezzo di riferimento. È fondamentale, peraltro, che il prezzo di confronto sia inserito, anche graficamente, in un contesto che non crei confusione e non distolga l’attenzione del consumatore da altre informazioni essenziali.
In concreto, il consumatore deve poter confrontare il prezzo ridotto con il prezzo pieno a cui avrebbe acquistato quello stesso prodotto se lo sconto non fosse stato applicato. Solo così può capire se, al momento dell’acquisto, lo sconto è effettivo e conveniente”.
