Scioperi e presidi per scongiurare la chiusura della Maier Cromoplastica

chiusura della Maier Cromoplastica

Niente di positivo dalla riunione dei sindacati con i rappresentanti della Maier Cromoplastica: i rappresentanti dello stabilimento di Verdellino hanno infatti comunicato alla delegazione di FIM FIOM e UILM  la scelta di mettere in liquidazione la società e la nomina dei liquidatori che entreranno in carica fra una settimana. “Purtroppo la società non ha dato altre informazioni rimandando il tutto a quando i liquidatori si saranno insediati “, commenta Mirco Locati, di FIM CISL Bergamo.

Presso i cancelli dell’azienda si è tenuta un’assemblea sindacale nella quale i lavoratori hanno espresso tutta l’amarezza della situazione e la rabbia per il mancato riconoscimento alla disponibilità, che i dipendenti hanno sempre dimostrato alla proprietà in tutti questi anni. “Si aspettavano un atteggiamento differente e una maggiore disponibilità al dialogo”.

Per questo l’assemblea ha deciso di proseguire fino a domenica con il presidio h24 e poi da lunedì 11 luglio saranno messi in atto scioperi articolati e sarà mantenuto il presidio con l’intento di impedire alla proprietà di svuotare il sito produttivo.

FIM CISL ritiene la scelta aziendale un errore e chiede un ripensamento per salvaguardare la piena occupazione e il mantenimento del sito produttivo, pensando alle 92 famiglie che oltre ad un danno economico avranno anche un contraccolpo morale e familiare – continua Locati -. Inoltre la chiusura di questa realtà produttiva  avrà delle ricadute sul tessuto sociale del territorio. Alla politica chiediamo di aiutare i lavoratori in questa vertenza e di trovare soluzioni atte a non avere perdite occupazionali. Al tavolo provinciale di crisi  tutti si sono spesi in un accorato sostegno morale. Oggi chiediamo un impegno fattivo per dare delle risposte concrete alle famiglie coinvolte”.

Potrebbe piacerti anche

Archivi

Categorie

Tags: , ,

Altri post simili