Interessa 2.200 lavoratori bergamaschi impiegati in oltre 400 aziende il rinnovo del Contratto Integrativo Regionale del settore Panificazione (CIRL) che FAI CISL, FLAI CGIL e UILA-UIL della Lombardia hanno firmato con le controparti datoriali di Unione Regionale Panificatori Lombardia (Federpanificatori Fippa), Federazione Assipan-Confcommercio rappresentata per la Lombardia dalla Associazione Panificatori di Lecco – Assopanificatori Fiesa Confesercenti Lombardia.
Una intesa importante per il contesto geopolitico internazionale complesso, che registrerà significative e pesanti conseguenze anche nel settore. ”Un accordo – sottolinea Gigi Bramaschi, segretario generale di FAI CISL Bergamo – che porta valore aggiunto sia sotto gli aspetti salariali, di bilateralità e sicurezza nei posti di lavoro”.
Nel dettaglio il nuovo contratto integrativo lombardo della panificazione, che si aggiunge alle intese regionali intervenute con l’accordo del 2 dicembre 2021 sul sistema della classificazione del personale e dell’apprendistato, prevede:
- il potenziamento del sistema bilaterale regionale, con una maggiore dotazione in termini economici (con un +20%) dell’impianto organizzativo degli RLST e una conseguente positiva maggiore presenza sul territorio e nei luoghi di lavoro, al fine di rispondere non solo agli obblighi di legge in tema di salute e sicurezza ma di generare una più efficace e adeguata cultura della prevenzione;
- la riconferma della validità dell’introduzione del “bollino etico di qualità” attraverso la definizione di un disciplinare che identifichi nell’ambito della responsabilità sociale d’impresa criteri idonei a certificare sia la corretta applicazione delle regole normative previste dal CCNL e dal CIRL sia l’adesione agli enti bilaterali di settore regionale e nazionale;
- la volontà, nell’ambito delle relazioni industriali, di attivare partnership con enti e/o istituzioni di ricerca al fine di migliorare l’apporto di analisi e la proiezione delle possibili evoluzioni del settore della panificazione, con l’obiettivo di condividere analisi e strategia da proporre al sistema delle imprese del settore favorendo il miglioramento continuo in termini di organizzazione del lavoro, crescita professionale e occupabilità;
- la riconferma della centralità del valore della professionalità attraverso un comune impegno nell’adeguamento degli inquadramenti professionali, anche durante la vigenza contrattuale, come avvenuto negli accordi in materia, da ultimo l’intesa del 2 dicembre del 2021;
- un incremento del “premio regionale per obiettivi (PROV)” per il prossimo quadriennio di circa il 25%. Infatti, a parametro medio A2 per i lavoratori dei Panifici Artigiani il PROV equivale a: € 560,00 per il 2022; € 613,00 per il 2023; € 655,00 per il 2024; € 672,00 peri il 2025; per i lavoratori dei Panifici Industriali il PROV a parametro medio 3°B equivale a: € 757,00 per il 2022; € 818,00 per il 2023; € 868,00 per il 2024; € 888,00 per il 2025.
Certamente una delle novità più importanti è rappresentata dalla possibilità di destinare volontariamente tutto o parte del premio regionale per obiettivi (PROV) ad ALIFOND, il fondo contrattuale per la pensione complementare. Tale scelta è incentivata dal riconoscimento di una maggiorazione del 15% a favore delle quote che i lavoratori decideranno di destinare al fondo pensione, con un guadagno netto – grazie alla defiscalizzazione e decontribuzione delle somme destinate a forme di welfare – non solo per il lavoratore ma anche per il datore di lavoro, in una dinamica contrattuale cd. “win-win”, senza tralasciare peraltro, nel caso di somme destinate ai fondi per la pensione complementare, che esse sono ulteriormente agevolate da una fiscalità di vantaggio.