Il 25 novembre è la “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”. L’iniziativa ribadisce il no alla violenza, al silenzio, all’indifferenza e alla rassegnazione. Anche la Cisl Bergamo e il Coordinamento Donne, con un semplice segno posto all’entrata della sede di Bergamo, vuole richiamare l’attenzione sulla violenza domestica e di genere, a sostegno di quante persone sono state e continuano ad esserne le vittime.
Inoltre, è stata redatta una brochure sulle misure sociali a sostegno delle donne vittime di violenza (reddito di libertà e congedo per violenza). Il primo spetta alle donne che hanno subito violenza e si trovano in condizioni di particolare vulnerabilità o in condizione di povertà accertata e certificata dai servizi Sociali del Comune di residenza. Il secondo è rivolto alle lavoratrici dipendenti del settore pubblico e privato, alle lavoratrici con rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, alle lavoratrici autonome, alle lavoratrici del settore domestico. Il rapporto di lavoro deve essere in corso.
Non va dimentica la drammaticità dei numeri che testimoniano come la violenza nei confronti delle donne sia un fenomeno ancora lontano dall’essere archiviato. Infatti, un +10% di violazioni dei divieti da “codice rosso” e un terrificante +8% di femminicidi. Sono i numeri da incubo in Italia riportati dal report del Viminale per la Giornata contro al violenza sulle donne. In Italia, dall’1 gennaio al 21 novembre quest’anno in Italia sono stati commessi 263 omicidi, con 109 vittime donne di cui 93 uccise in ambito familiare/affettivo; di queste, 63 hanno trovato la morte per mano del partner o dell’ex partner, secondo l’ultimo aggiornamento del report “Omicidi volontari” curato dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale della polizia criminale, pubblicato online. Un femminicidio ogni 72 ore (dal “Il giorno” del 24.11.2021).
