Sotto la sede della Prefettura di Bergamo si è svolto questa mattina il presidio delle lavoratrici e dei lavoratori della Sanità Privata. Una protesta più che legittima se consideriamo che il rinnovo del contratto manca all’appello da oltre 14 anni. Dopo la mancata ratifica della preintesa del 10 giugno scorso da parte della controparte datoriale è grande e profonda la delusione da parte dei professionisti che si vedono ancora una volta presi in giro.
“Nonostante l’impegno e la dedizione dimostrata quotidianamente oltre che in periodo Covid, – spiega Katia Dezio, Segretaria CISL FP Bergamo – la situazione è sempre più insostenibile, i carichi di lavoro sono pesantissimi ma il salario rimane fermo ormai da 14 anni, una mancanza di diritti a 360°, dal diritto allo studio, ai congedi per motivi personale, oltre ad organici sempre più all’osso e notevoli difficoltà sulla ricollocazione delle persone con residue capacità lavorative”.
“Siamo stati ricevuti dal prefetto – continua Dezio – a cui abbiamo espresso tutto il nostro disappunto e tutta la nostra amarezza. Abbiamo fatto una panoramica contrattuale ma abbiamo anche fornito uno spaccato delle problematiche aziendali. La nostra lotta continua, il 31 agosto saremo sul Sentierone in assemblea con tutti i lavoratori. Un solo e unico obiettivo il rinnovo del contratto per una concreta valorizzazione di tutti i professionisti!”.