Annamaria Furlan con le amiche e gli amici della Cisl Bergamo

Oggi sono con le amiche e gli amici della Cisl di Bergamo, una delle realtà territoriali più Colpite dal Covid 19, per ringraziare di cuore tutti gli operatori e ascoltare le istanze di questa importante struttura del nostro sindacato”. Così, con un twitter sulla pagina personale, Annamaria Furlan ha inaugurato la sua giornata bergamasca. Ospite all’esecutivo di via Carnovali, la segretaria generale della Cisl Bergamo (dopo la messa celebrata da don Davide Rota per ricordare i morti Covid del sindacato) ha fatto il punto della contrattazione con governo e confindustria per individuare le strade migliori per l’uscita dall’emergenza che l’epidemia degli ultimi mesi rischia di lasciare come non gradito lascito.

Bergamo è nel cuore di tutti gli italiani perché è una provincia che ha vissuto in questi mesi una tragedia terribile che nessuno potrà mai dimenticare, Questa provincia ha pagato un prezzo altissimo in termini di vite umane, con tante famiglie che hanno perso i loro cari. ‘Noi non dimenticheremo e saremo vicini ai lavoratori, ai pensionati, a tutte le persone più deboli e bisognose di assistenza. Oggi bisogna tutti insieme ricostruire il Paese e far sì che non si compiano più gli errori del passato”.

In questi mesi – ha continuato Furlan – abbiamo chiesto con forza una copertura dei redditi attraverso gli ammortizzatori sociali e il sostegno alle imprese in difficoltà. Abbiamo anche insistito perché tutto questo sia possibile e percorribile fino a dicembre, ben sapendo che la sola proroga della Cassa non basterà se accanto ai provvedimenti non si rilancerà l’economia. È finalmente il tempo che questo Governo produca davvero un piano di rilancio per il paese. Abbiamo anche la straordinaria opportunità di Finanziamenti UE veramente importanti. Pretendiamo che non vadano sprecati, ma finalizzati a obiettivi chiari”.

Il prossimo autunno “caldo” riempie ampi spazi dell’intervento della segretaria all’esecutivo di Bergamo: “Sarà indispensabile far partire opere e investimenti, perché il panorama che ci si prospetta davanti è veramente allarmante, soprattutto dal punto di vista occupazionale, visto che ogni previsione di produzione industriale parla di altissimo rischio. Perciò, ben venga il rafforzamento delle norme di controllo sugli appalti, perché sicurezza e trasparenza non devono mai venir meno, ma da parte del Governo serve uno sforzo progettuale per tirar fuori dalle secche il nostro sistema industriale e la nostra rete di aziende. Le risorse possono trovarsi in una vera e profonda riforma fiscale, che da due anni proponiamo, inascoltati, e per la quale ci è stato ancora promesso l’avvio di un confronto. Serve appesantire le buste paga di lavoratori e pensionati, e stanare gli evasori di ogni tipo. Poi, attraverso il MES, utilizzare i fondi a disposizione anche e soprattutto per il sistema sanitario. Tutto il paese, ma anche e soprattutto Bergamo, ha visto cosa hanno comportato i tagli che negli ultimi anni sono stati inflitti al Sistema sanitario nazionale…non vorremmo certo ritrovarci nella identica situazione di marzo e aprile…”.

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