Cosa aspettano le Poste a chiudere?

Cosa aspettano le Poste a chiudere?

Poste Italiane sta modificando gli orari di apertura degli sportelli e introduce delle variazioni a partire da oggi nella  provincia di Bergamo. Nessun ufficio resterà aperto con doppio turno; 16 saranno aperti solo la mattina su 6 giorni; altri 269 saranno aperti a giorni alterni, e solo la mattina, anche se di questi solo 120 sono stati già razionalizzati; altri 49 sono aperti perché già razionalizzati e solo 26 rimangono chiusi.

Ieri è morto un postino a Ponte San Pietro…. Cosa aspetta lo Stato a chiuderci?”,  si chiede Rossana Pepe, segretaria generale di SLP CISL Bergamo.

Nelle intenzioni della società il provvedimento intende da una parte accogliere le richieste del Governo a ridurre comunque fonti di possibile diffusione del contagio, ma nello stesso tempo continuare a garantire un servizio pubblico.

 “È da giorni – prosegue Pepe – che chiediamo  un provvedimento di sospensione totale dell’attività per allineare Poste Italiane a una politica di restrizioni più efficace e tutelare, non da ultimo, la salute del personale degli uffici che ancora lamentano una inadeguata distribuzione di presidi di protezione”.

“Anche il recapito  – conclude la sindacalista – è molto in sofferenza : manca tutto, si centellinano le mascherine e il disinfettante per le mani. Questi ragazzi sono fuori, spaventati come tutto il resto del mondo.  Infine –  conclude la sindacalista –, i cittadini devono recarsi agli sportelli solo per le emergenze, perché è molto pericoloso”.

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