Task force Adiconsum nell’assistere i risparmiatori dei crack bancari

risparmiatori dei crack bancari

Cisl e Adiconsum in prima linea per aiutare i risparmiatori coinvolti nei crack bancari. Un’alleanza che ci concretizza a Bergamo negli sportelli Adiconsum in città (sede Cisl Bergamo) e in provincia (guarda i recapiti).  Qui i risparmiatori potranno presentare la domanda d’indennizzo al Fondo indennizzo risparmiatori (Fir), lo strumento previsto dall’ultima Legge di Bilancio che destina oltre un miliardo e mezzo di risarcimento a chi visto volatilizzarsi i propri risparmi investiti in azioni e obbligazioni di quelle banche oggi messe in liquidazione coatta amministrativa. “Una vicenda – precisa Mina Busi, presidente Adiconsum Bergamoche ha lasciato pesanti conseguenze anche in Bergamasca con migliaia di investitori che hanno perso tutto dopo il fallimento di Veneto Banca e della Popolare di Vicenza (circa 300 mila a livello nazionale)“. 

Ricordiamo che possono chiedere i rimborsi i risparmiatori che hanno acquistato azioni e obbligazioni subordinate dalle seguenti 11 banche:
1) Popolare di Vicenza
2) Veneto Banca
3) Banca Etruria
4) Banca Marche
5) CariChieti
6) CariFerrara
7) Credito Cooperativo Padovano
8) Banca Brutia
9) Banca popolare delle province calabre
10) Banca di Paceco
11) Credito Cooperativo interprovinciale Veneto.

Gli sportelli Adiconsum offriranno informazioni e istruzioni per la presentazione della domanda di indennizzo. “Ancora una volta – continua Busi – il sindacato agisce come intermediatore sul territorio per aiutare pensionati, lavoratori e cittadini che potranno ottenere un parziale ristoro alla comunque irrimediabile distruzione dei risparmi di una vitaRiteniamo importante dare il nostro contributo  per supportare le migliaia di cittadini dei nostri territori coinvolti, loro malgrado, nella più grande distruzione di risparmio del Paese. La risposta del Governo va nella direzione giusta ma non basta e, soprattutto, non potrà mai sostituire le responsabilità di chi ha amministrato queste banche e di chi doveva vigilare perché ciò non accadesse, Banca d’Italia e Consob in primis”.


L’ammontare degli indennizzi entro il limite massimo di 100mila euro:

  • 30% del valore per le azioni
  • 95% del valore per le obbligazioni.
  • Per chi ha un reddito inferiore ai 35.000 euro o un patrimonio mobiliare inferiore ai 100.000 euro gli indennizzi saranno automatici, mentre per coloro che non rientrano in tale casistica si presenta la domanda e sarà una commissione a valutare la violazione del testo unico in materia finanziaria .

Bisogna munirsi attraverso la banca subentrante della documentazione idonea a dimostrare l’acquisto degli strumenti finanziarie del prezzo pagato nonché copia dell’eventuale l’accordo transattivo qualora  avvenuto, carta di identità, codice fiscale e IBAN del proprio conto su carta della banca.

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