Il Consiglio di Stato ha stabilito la liceità dei rimborsi automatici per quanto pagato in più dai consumatori a causa delle bollette telefoniche 28 giorni. Pertanto, i clienti di TIM, WIND/TRE, VODAFONE e FASTWEB, che hanno avuto una fatturazione a 28 giorni dal 23 giugno 2017 fino al ripristino della fatturazione mensile per contratti di linea fissa o convergenti con aggiunta di linee mobile (in un unico contratto), dovrebbero ricevere in automatico il rimborso degli importi non dovuti.
“Fino ad ora – sostiene Mina Busi, presidente di Adiconsum Bergamo -, le aziende di telefonia si sono preoccupate di proporre ai propri clienti soluzioni alternative ai rimborsi con offerte di prodotti e servizi gratuiti, attraverso facili adesioni, riservando, invece, procedure più complesse per recuperare sulle bollette successive quanto ingiustamente pagato”. Ecco perché Adicosum ha deciso di intervenire in soccorso di tutti i consumatori. Sul sito www.adiconsum.it è, infatti, presente il Modulo da compilare per richiedere il rimborso all’azienda, se non lo si è mai fatto, dando mandato all’associazione consumatori della Cisl ad operare per conto del singolo consumatore.
Adiconsum provvederà a raccogliere le domande e ad inviarle ogni 15 giorni (il 15 ed il 30 di ogni mese) alle aziende telefoniche corrispondenti, affinché procedano con i rimborsi. “Visto l’immobilismo della stessa Agcom ed i tentennamenti delle aziende – conclude Busi -, con questa iniziativa vogliamo imprimere un’accelerazione alla vicenda per essere vicini in modo utile a tutti i cittadini, permettendo loro, dopo ben 2 anni, di ottenere, quanto ingiustamente prelevato con la fatturazione a 28 giorni. È evidente che se le aziende non ottemperassero al rimborso entro i termini previsti dalle loro carte dei servizi, i consumatori potranno procedere ad attivare una conciliazione paritetica”.