Protocollo su tecnologie, organizzazione del lavoro e formazione

da sx Nozza, Peracchi, Corna e Piccinali

La segreteria della Cisl Bergamo, con Cgil, Uil e Confindustria Bergamo, ha ratificato oggi un Protocollo di contenuto programmatico (vedi allegato), relativo a due tematiche correlate agli effetti dell’innovazione tecnologica sulle risorse umane aziendali. Si tratta dell’organizzazione del lavoro e nuove tecnologie, con particolare riferimento a mansioni,  inquadramenti e premialità. E poi della formazione continua, con particolare riferimento alle academy aziendali.

Il Protocollo intende favorire il confronto aziendale sui temi sopra riportati e la definizione congiunta di iniziative specifiche, supportate anche da seminari e attività formative. L’obiettivo condiviso è promuovere la realizzazione, nei prossimi mesi, di un novero di esperienze aziendali virtuose, che possa rappresentare un benchmark per operatori e RSU/Organizzazioni sindacali che vogliano gestire, nel migliore dei modi, l’impatto sulle risorse umane derivante dagli investimenti tecnologici, valorizzando anche il confronto sindacale. Gli esiti delle sperimentazioni saranno oggetto di monitoraggio e successiva rendicontazione. 

La firma al protocollo è stata posta da Francesco Corna (Segretario Generale Cisl Bergamo), Giovanni Peracchi (Segretario Generale Cgil Bergamo), Angelo Nozza (Segretario Generale Uil Bergamo) e Agostino Piccinali (vicepresidente Confindustria Bergamo con delega Lavoro e Relazioni industriali). 

Si parte dalla necessità di diffondere formazione soprattutto nei momenti di cambiamentoprecisa Francesco Corna, segretario generale Cisl Bergamo – .Si va qui vada fatto un forte investimento formativo ce lo diciamo dalla consegna della ricerca OCSE. L’avanzamento della nostra economia va sostenuta con processi formativi adeguati. E poi ci auguriamo che questo progetto possa favorire la partecipazione dei lavoratori nei processi del lavoro, e un approccio comune, tra sindacati e imprenditori, è la modalità positiva per ottenere risultati  e riconoscere adeguatamente i lavoratori”.

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