In 30.000 allo sciopero dei metalmeccanici a Milano

sciopero dei metalmeccanici a Milano

Un vero successo la manifestazione dei metalmeccanici a Milano. In piazza Duomo c’erano oltre 30mila lavoratori. Oltre 1000 i lavoratori e sindacalisti bergamaschi. Arrivati da tutto il Nord Italia hanno partecipato alla manifestazione organizzata da Fim Fiom Uilm nel giorno dello sciopero generale dei metalmeccanici,  per chiedere al governo e alle imprese di mettere al centro il lavoro, l’industria, i salari, i diritti. 

Dal palco al termine della manifestazione, Marco Bentivogli, Segretario Generale della Fim Cisl ha detto: “Il governo in questa permanente campagna elettorale fa un po’ come Schettino: si avvicina alla scogliera per prendere gli applausi ma sta facendo affondare la nave. In un anno e due mesi di Governo sta mortificando l’ Italia con i condoni fiscali, i sussidi e con la fine degli investimenti sull’ industria. Bisogna far ripartire il paese con equità e giustizia. Il Mise è diventato un luogo fantasma, si convocano per inerzia le parti ma non si trova mai nessuna soluzione e intanto il numero dei lavoratori a rischio va dagli 80.000 ai 280.000“.

Per Luca Nieri, Segretario Generale di Fim Cisl Bergamo, “quella di oggi è stata una grande manifestazione:  le tute blu orobiche hanno risposto all’appello partecipando compatti allo sciopero. È stato un chiaro segnale della preoccupazione della gente che vuole risposte sul futuro, e crea le condizioni perché il contratto che ci apprestiamo a presentare sia una vera risposta salariale e di tutele per i lavoratori”.

Andrea Agazzi (Fiom Cgil), è “soddisfatto per la riuscita della manifestazione e per l’adesione  allo sciopero che in alcune realtà, come la Tenaris Dalmine si è avvicinata, nei reparti di produzione, al novanta percento”. Emilio Lollio (Uilm Uil), parla di “bellissima giornata. Quando siamo uniti diventiamo un soggetto importante: con questa forza possiamo tornare a chiedere al Governo di convocarci al tavolo per parlare dei problemi del nostro mondo. Oggi abbiamo dato un segnale importante, al Governo e agli imprenditori

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