Metalmeccanici allo sciopero unitario del 14 giugno

In continuità con la mobilitazione del 9 febbraio, i sindacati Fim Fiom e Uilm hanno indetto per venerdì 14 giugno otto ore di sciopero generale dei metalmeccanici con tre manifestazioni: Milano, Firenze e Napoli. La delegazione di Bergamo, che dovrebbe arrivare a più di 1000 lavoratori, in rappresentanza dei 90.000 dipendenti orobici (tra industria e artigianato), prenderà parte alla manifestazione di Milano. In preparazione di questo evento si è tenuto questa mattina l’esecutivo unitario delle tre sigle metalmeccaniche.

A Milano il corteo partirà da Porta Venezia per arrivare a piazza Duomo, dove è previsto l’intervento di Marco Bentivogli, segretario generale Fim. Ad animare l’appuntamento sarà presente Cisco dei Modena City Ramblers che suonerà alcune canzoni con la sua band alternandosi sul palco durante il comizio. 

Luca Nieri, Andrea Agazzi e Emilio Lollio, rispettivamente segretari Generali di Fim, Fiom, Uilm Bergamo, hanno illustrato motivazioni e informazioni sulla manifestazione: “La decisione di scioperare è determinata dalla sempre maggiore incertezza sul futuro vista la contrazione della produzione industriale, la perdita di valore del lavoro, l’aumento degli infortuni sul lavoro. Il governo e le imprese non possono scaricare sui lavoratori la nuova crisi che stiamo vivendo: per affrontare la situazione sono necessari investimenti pubblici e privati per l’innovazione, le competenze, l’occupazione, la prevenzione e la salvaguardia di salute e sicurezza. Per rilanciare il mercato interno è indispensabile aumentare il potere d’acquisto dei salari, ridurre la tassazione, garantire lo stato sociale e rilanciare la competitività dei nostri prodotti e delle nostre aziende”.

E’ necessario, hanno continuato i sindacalisti, “… che il  governo e il sistema delle imprese riconoscano il ruolo dei lavoratori. Il governo deve adottare politiche mirate a contrastare delocalizzazioni e le chiusure di stabilimenti e a sostenere i buoni motivi per attrarre investimenti industriali. Vanno rafforzati i vincoli della responsabilità sociale delle imprese verso i lavoratori e il territorio. Occorre investire per creare occupazione per i giovani disoccupati, attraverso il consolidamento di alcuni settori in cui il nostro paese ha una leadership e incentivi per l’ecosostenibilità del nostro sistema industriale”.

Per Fim, Fiom, Uilm, “le politiche pubbliche devono concentrarsi su ciò che crea lavoro, sull’occupazione, sulla qualità e la dignità del lavoro e in questo contesto misure come il reddito di cittadinanza non possono essere sostitutive di questo impegno e soprattutto non possono essere il solo strumento di lotta alla povertà”.

Potrebbe piacerti anche

Archivi

Categorie

Tags:

Altri post simili