Fumata bianca per il Contratto cemento, calce gesso e malte

Contratto cemento, calce gesso e malte

Raggiunto oggi a ROMA l’accordo per il rinnovo del CCNL cemento, calce gesso e malte scaduto lo scorso 31 dicembre 2018 e che riguarda circa 800 lavoratori nella provincia di Bergamo, 8500 in Italia. Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil di Bergamo sottolineano l’importanza del lavoro svolto negli scorsi mesi che ha permesso di velocizzare la trattativa pur non perdendo di vista gli obiettivi prefissati durante la presentazione nelle assemblee della piattaforma iniziale. Molti sono gli elementi normativi introdotti o aggiornati che tengono conto del cambiamento del settore avvenuto a doppia velocità negli ultimi anni e si avvicinano alle necessità attuali delle lavoratrici e dei lavoratori.

L’accordo spazia da una miglior gestione delle concessioni di part-time reversibile richiesto dai dipendenti che vertono in situazioni legate al rientro da congedi famigliari o da congedi personali particolari; attenzione sul tema conciliazione vita lavoro introducendo forme di  mobilità sostenibile e smart working. Rafforzata la tutela di legge della maternità e della paternità incrementando le aliquote retributive del congedo facoltativo dal 30% fino al 70%. Importante passo avanti sul tema delle pari opportunità di genere nella crescita professionale e di carriera, maggiori tutele alle donne che hanno subito violenza e sono state inserite in percorsi di sostegno, estensione del congedo matrimoniale alle unioni civili.

Anche tutto il tema della sicurezza e del rispetto ambientale è stato rafforzato, rimarcando la responsabilità sociale d’impresa e la necessaria attenzione del rispetto normativo da estendere anche alle società esterne occupate in appalto.

Risultato molto importante che va sottolineato è l’introduzione del Comitato Bilaterale dei Materiali da Costruzione, dove i sindacati sono fiduciosi che venga valorizzata la bilateralità a sostegno e rilancio del settore, spostando lì il confronto su tematiche come la rivisitazione dei livelli e degli inquadramenti professionali (fermi all’organizzazione produttiva e tecnologica, pre-crisi), il rilancio delle tematiche che rappresentano il benessere organizzativo (che tra i punti che si prefigge di migliorare ha le azioni positive per le pari opportunità, attenzione alle categorie colpite da svantaggio sociale, previdenza complementare e sanità integrativa, favorire iniziative per l’assunzione di donne e giovani).

I sindacati si ritengono soddisfatti per il risultato economico ottenuto e non scontato, considerato che il settore è ancora oggi sottoposto ad una pesante ristrutturazione che ha dimezzato i volumi di mercato e senza segnali di possibile crescita nel breve-medio periodo. Sono di 90 euro mese al livello AS3 (pari a  un montante complessivo, di 1690 euro a regime) per i livelli medi d’inquadramento, dove si concentra la maggior parte della forza lavoro occupata, suddivisi in tre step distribuiti durante la vigenza contrattuale (2019-2021) con particolare attenzione messa sulla prima tranche di ottobre 2019, pari a 40 euro sul montante totale ottenuto. Elevato a 170 euro anno l’Elemento di Garanzia Retributiva ai dipendenti di aziende dove non è praticata la contrattazione di secondo livello, rendendola esigibile.

Ulteriori benefici economici, si sono ottenuti introducendo meccanismi di promozione ai non iscritti alla previdenza complementare (fondo Concreto) che riconoscono un versamento obbligatorio aziendale ai non iscritti pari a 5 euro cad. e un aumento del contributo già esistente ai dipendenti iscritti pari allo 0,30% in due tranche (a oggi era 1,90%) che complessivamente ammontano a circa 55 euro. Interventi economici sono stati fatti anche sulle maggiorazioni al lavoro straordinario, consolidamento dell’indennità turno per chi esce dal ciclo continuo per motivi non imputabili alla volontà del dipendente

Soddisfatti i segretari di Bergamo di Feneal, Filca e Fillea per i risultati ottenuti. La chiusura di questo contratto fa auspicare un’accelerazione anche sugli altri tavoli nazionali di legno, manufatti e lapidei che a oggi vedono una situazione di stallo nella trattativa.

Per le segreterie provinciali di Feneal, Filca e Fillea, è stato fatto tutto il possibile per ottimizzare i tempi di trattativa ed arrivare ad una soluzione concreta che riconosce dentro un lavoro di armonizzazione e semplificazione tra le aree di inquadramento (operai, intermedi e impiegati) alle lavoratrici e ai lavoratori del settore, un trattamento normativo al passo con i cambiamenti sociali avvenuti in questi anni.

Grande risultato ottenuto – precisa Simone Alloni, segretario generale Filca Cisl Bergamo anche nella costituzione della Commissione Bilaterale dei Materiali da Costruzione, un Luogo da vivere e condividere, dove si lavorerà su tematiche necessarie ad ammodernare le declaratorie sugli inquadramenti professionali, migliorare il benessere all’interno dei luoghi di lavoro e sviluppare il senso partecipativo tra imprese e lavoratori nello sviluppo e nel rilancio del settore”.  Per Luciana Fratus segretario generale Fillea Cgil di Bergamoper quanto riguarda il territorio di Bergamo, dopo la pesante ristrutturazione avvenuta negli anni passati, finalmente si torna a dare un segnale positivo ai lavoratori che hanno visto non solo cambiare l’organizzazione del lavoro divenuta più polivalente, ma anche una scarsa crescita del proprio salario” 

Si organizzeranno le assemblee con i lavoratori, nelle aziende del territorio, per sciogliere la riserva all’ipotesi di accordo, entro il 15 luglio 2019.

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