Alla Tino Sana bonus ai lavoratori antisprechi

Vinco io, vinci tu. «Win-win» per usare un inglesismo. E in questo caso a vincere sono sia l’azienda sia i lavoratori. L’azienda è la Tino Sana di Almenno San Bartolomeo, una realtà di circa 175 dipendenti attiva nella produzione di arredamento in legno destinato a grandi navi da crociera, yacht e hotel.

Ottimizzare i costi e evitare gli sprechi

Di recente azienda e sindacato (la Filca-Cisl di Bergamo) hanno presentato al consiglio di amministrazione – e poi ai lavoratori – una proposta per ottimizzare i costi ed evitare gli «sprechi», coinvolgendo direttamente i dipendenti nell’organizzazione del lavoro. E se l’obiettivo viene raggiunto, ai lavoratori verrà riconosciuto una sorta di bonus nell’integrativo. Si tratta di un progetto, messo a punto anche grazie alla collaborazione di Luigi Campagna, docente del Politecnico di Milano, che vede protagonisti i dipendenti, riuniti in team di lavoro dove le gerarchie sono azzerate, per dare il loro contributo al miglioramento dell’attività. Si parte con una sperimentazione su un gruppo di 20 addetti del reparto – tecnologicamente avanzato – dove si preparano le tavole di legno prima dell’invio alla falegnameria, per poi estendere l’iniziativa a tutti i dipendenti.

Innovare l’approccio sindacale in azienda

A spiegare il valore di questo progetto è Silver Facchinetti, sindacalista della Filca Cisl Bergamo: «Il tentativo è quello di innovare l’approccio sindacale in azienda, sensibilizzando la società sul tema della partecipazione diretta dei lavoratori nel sistema produttivo, punto che può fare la differenza». Una volta individuato un problema, il gruppo di lavoro lo analizza e ricerca una soluzione, valutando il rapporto tra costi e benefici, per poi presentare una proposta al management. «Come azienda – afferma Gianluigi Fagiani, responsabile delle risorse umane – puntiamo a migliorare la produttività e l’efficienza, valorizzando la professionalità dei nostri dipendenti».

La garanzia della formazione

I lavoratori seguiranno anche un percorso di formazione, che li aiuti a sviluppare un diverso approccio rispetto alla propria attività, incoraggiandoli ad essere propositivi. «Sia il sindacato sia i lavoratori si sono resi conto che serve un nuovo modo di lavorare che comprenda la partecipazione attiva dei dipendenti alle proposte», sottolinea Giuseppe Belotti, delegato sindacale della Filca Cisl Bergamo. Da ricordare, tra l’altro, che la partecipazione paritetica dei dipendenti al miglioramento e una premialità legata ad obiettivi predefiniti (rispetto a produttività e qualità) sono incentivate da politiche governative. Vale a dire che eventuali premi erogati sono detassati.


Da L’Eco di Bergamo del 4 ottobre 2017

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