Commercio: ricollocazione della tranche di 16 euro

C’è accordo tra i sindacati nazionali di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs e l’associazione imprenditoriale Confcommercio – Imprese per l’Italia sulla nuova decorrenza della tranche di aumento economico prevista dal contratto nazionale di lavoro del terziario, distribuzione e servizi, sospesa il mese di novembre del 2016. Il Ccnl, siglato dalle parti il 30 marzo 2015, aveva definito un aumento retributivo a regime complessivo di 85 euro al IV Livello.

Cosa prevede l’intesa

“La tranche di Euro 16,00 verrà erogata nel mese di marzo 2018″ si legge nel testo dell’intesa che conferma l’impianto delle “relazioni sindacali esistenti e la centralità del contratto nazionale di lavoro del terziario, in conformità alle previsioni dell’Accordo interconfederale sulla Rappresentanza del 26 novembre 2015 e dell’Accordo interconfederale sulle Relazioni sindacali e il nuovo modello contrattuale del 24 novembre 2016.

L’intesa contempla anche l’ultravigenza del contratto nazionale fino al 31 luglio 2018 e ribadisce “la volontà di arginare fenomeni di dumping, soprattutto retributivo, e di garantire normali condizioni di concorrenza tra le imprese”.

Soddisfazione in casa Fisascat Cisl Bergamo

E’ un fatto positivodice il segretario provinciale Alberto Citerioperché è una decisione che rafforza il valore della contrattazione collettiva, e la tranche completa l’aumento salariale contrattato in un momento in cui, dopo una crisi che ha investito anche il settore della distribuzione commerciale, la valorizzazione degli stipendi dei lavoratori diventava un elemento assolutamente indifferibile“.

E’ positivo – ha dichiarato il segretario generale della categoria cislina Pierangelo Raineri – che sia stato definito il riallineamento della tranche di aumento prevista dalla contrattazione nazionale sospesa nel novembre dello scorso anno a causa di un andamento economico incerto e della situazione di crisi che ha investito anche il settore della distribuzione commerciale dove operano complessivamente oltre tre milioni di addetti“.


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