Interventi per la carenza di personale, preoccupazione per la sicurezza degli autisti sui mezzi di trasporto pubblico, la situazione deficitaria delle infrastrutture e un’attenzione costante sullo sviluppo della logistica e sul rispetto dei lavoratori impiegati. Sono i gridi d’allarme che si levano dal congresso di FIT CISL Bergamo che si è svolto oggi a Cologno al Serio, e che ha visto rinnovare la fiducia a Pasquale Salvatore, rieletto Segretario del presidio di Bergamo.
Le criticità dei settori di cui si occupa il sindacato (trasporto pubblico, servizi ambientali e logistica) sono numerose e i lavoratori che hanno deciso di iscriversi alla FIT di Bergamo per tutelare i propri diritti e quelli dei colleghi sono aumentati negli ultimi 4 anni del 30%, superando quota 2200 iscritti.
“Occorre dare priorità’ al territorio e a strutture contrattuali di governo e tutela gestite dalle Parti Sociali – ha richiesto però Salvatore nella sua relazione – , iniziando proprio dalla conoscenza e dalla gestione del mercato del lavoro nella nostra provincia , altrimenti rischiamo di non conoscere le trasformazioni e i fenomeni che interessano il settore e quindi i reali fabbisogni delle imprese e dei lavoratori stessi”.
Ad oggi, le aziende orobiche denunciano un fabbisogno ormai costante di patenti C e CE e quelle D e DE. In pratica quella degli autisti è una figura in via di estinzione. Servono, secondo la categoria CISL, una serie di interventi utili a invertire la tendenza.
“Uno dei temi centrali che emerge incontrando i nostri camionisti è quello riguardante la carenza di infrastrutture. Infatti , rispetto al volume delle merci movimentate e di conseguenza al numero di mezzi sulle nostre direttrici principali, è chiaro e lampante la cronica mancanza di strutture attrezzate anche solo per agevolare le situazioni di sosta con tutto quanto collegato (parcheggi, docce, ristorazione , ecc.). L’esperienza della Fit di Bergamo all’interno della di Ebitral con FAI (Federazione Italiana Autotrasportatori) ci porta a sostenere con forza che la bilateralità, con tutti i limiti e problemi che dobbiamo ancora affrontare, debba essere considerata un modello di riferimento, un’esperienza utile e positiva in un settore così frammentato ed in continua trasformazione“.
Il settore, soprattutto quello del trasporto pubblico locale, soffre il poco rispetto del ruolo sociale, gli stipendi medio bassi in alcune realtà, l’obbligo di lavoro con impegno giornaliero lungo, dalle 10 alle 12 ore, soprattutto in alcune realtà extraurbane; il lavoro nei giorni festivi ed altissime responsabilità legate al trasporto dell’utenza ed all’eventuale danneggiamento dei mezzi, sono fattori disincentivanti per le nuove generazioni.
“C’è bisogno di “una rivoluzione”! Bisogna pensare a nuove forme che riescano a “cucire” sulla persona l’orario di lavoro , aprendo la concezione produttiva non più soltanto alla concezione novecentesca legata al semplice turno , ma appunto mettendo i bisogni delle persone e dei lavoratori al centro, nel pieno rispetto di quello che deve essere comunque un servizio pubblico essenziale. Ancora, ormai annosa problematica del settore è quella rappresentata dalle decine di aggressioni (fisiche e verbali) che ogni giorno registriamo e che ci vengono rappresentate dai nostri associati”.
Per quanto riguarda invece i trasporti legati alla logistica, “ci chiediamo come si possa andare avanti in un territorio in forte espansione come il nostro, con una tale mancanza di personale sempre più accentuata”.
Bergamo ormai è un vero hub logistico per tutto il nord – Italia E lo sviluppo sembra senza fine! Nella bassa Bergamasca, assistiamo ad un grande proliferare di “capannoni “ logistici e , secondo la Provincia di Bergamo, le richieste non smettono di aumentare. A Bergamo la logistica è oggi il terzo settore per numero di assunzioni previste (dopo commercio e costruzioni): in larga misura addetti alla movimentazione e consegna .
“Occorre andare oltre ! Serve una visione d’insieme che tenga conto del traffico e dei disagi che muovono questi insediamenti. Serve una regia e politiche abitative per i tanti lavoratori che arrivano quotidianamente dalle vicine province di Milano, Brescia, Cremona, evitando la nascita di quartieri-dormitorio, di quartieri-ghetto che riporterebbero al degrado urbano e umano di Zingonia e Ciserano. Servono Ospedali, scuole e servizi di trasporto per una nuova platea di lavoratori che ad oggi lamentano la scarsità dei servizi offerti. Durante la nostra azione quotidiana (ed il manifesto prodotto è una prova inconfutabile) non smettiamo ma di stimolare la politica anche regionale e territoriale, provando ad immaginare azioni non a macchia di leopardo , ma frutto di un pensiero compiuto rispetto allo sviluppo del nostro territorio“.
Particolarmente a cuore al riconfermato segretario della FIT, il tema dell’immigrazione e dell’integrazione. “Dobbiamo attivare ponti con altre culture e non costruire muri ideologici, culturali e lavorativi. Una delle ambizioni di questa FIT e di questa CISL è rappresentata dall’immagine di chi può dare voce e soluzioni ai nuovi bisogni che tutti i giorni questi lavoratori ci descrivono (conoscenza della lingua, alfabetizzazione, accesso al welfare, ecc). Abbiamo bisogno, per questo, di potenziare ila nostra rete di servizi (e magari di inventarcene di nuovi) ed essere ancora più capillari ancora, perché , come noto le richieste arrivano e sono sempre più pressanti, ma anche stimolanti”.
Infine, il tema della sicurezza. “Chi esce la mattina per lavorare deve poter rientrare la sera sulle proprie gambe – ha detto Salvatore -. Invece, solo nell’ultimo anno non so più quante volte abbiamo dovuto denunciare aggressioni e lesioni al personale in servizio sui pullman di linea. Ovviamente, oggi, la problematica attraversa trasversalmente tutti i lavori a contatto con il pubblico (ferrovieri, ospedali, aeroportuali, ecc.) ed il fenomeno spesso mi rende abbastanza perplesso”.
Per questo FIT CISL si è fatta promotrice di una proposta di costituire un osservatorio provinciale in cui si riuniscano tutti gli attori interessati : Aziende , Organizzazioni Sindacali, Agenzia TPL, Questura, Prefetto, al fine di riuscire ad agire in maniera “chirurgica” nelle situazioni più critiche.