La sfida aperte delle malattie professionali. L’incontro alla Cisl di Bergamo

Sono latenti e lente nel manifestarsi, pericolose e spesso sottovalutate. Le malattie professionali rappresentano uno degli inconvenienti maggiori del mondo del lavoro. Bergamo e provincia hanno registrato, nel corso del 2023, 794 lavoratori coinvolti in situazioni patologiche correlate al lavoro che hanno prodotto 1003 casi di malattia professionale (ogni lavoratore può denunciare più malattie), dei quali 964 nel settore di industria e servizi, 32 in agricoltura e 7 per conto dello stato.

La CISL Bergamo ha deciso di dedicare al tema un incontro di riflessione, giovedì 7 novembre (alle 14.30, nel salone rifomisti di via Carnovali), che vedrà confrontarsi sindacalisti e tecnici con l’obiettivo di mostrare come identificare e far riconoscere i “sintomi” delle situazioni più critiche.

La definizione di malattia professionale presenta diversi livelli di specificità a seconda dei contesti dice Danilo Mazzola, della segreteria CISL Bergamo -, preventivo, assicurativo e epidemiologico. Questa caratteristica di progressiva  azione di fattori presenti nell’ambiente di lavoro, che possono compromettere le salute dei lavoratori, da un lato diversifica le malattie professionali dagli infortuni, dall’altra è alla radice di una storica sottovalutazione dovuta anche alle difficoltà di individuazione e accertamento del nesso causale e a un significativo fenomeno di sotto denuncia da parte dei lavoratori”.

A livello nazionale, INAIL denuncia che le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, quelle del sistema nervoso e dell’orecchio continuano a rappresentare, anche nei primi nove mesi del 2024, le prime tre tipologie di malattia denunciate, seguite dai tumori e dalle patologie del sistema respiratorio. Bergamo non si discosta, e nel 2023 ha registrato il 70% di denunce legate al sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, il 13,49% a malattie dell’orecchio e dell’apofisi mastoide, il 9,52% a malattie del sistema nervoso e il  4,96% a tumori.

L’incontro di giovedì prevede l’introduzione da parte di Danilo Mazzola, il confronto tra Gian Mario Poiatti, formatore Cisl su salute e sicurezza, Matteo Salmoiraghi, Medicina del Lavoro ASST “Papa Giovanni XXIII”, e Maria Zenucchi, responsabile del patronato INAS di Bergamo. Le conclusioni sono affidate a Candida Sonzogni, della segreteria CISL di Bergamo.

 

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