Al voto per il pubblico impiego e la scuola

Ultima settimana di campagna elettorale 2015 per l’elezione delle Rappresentanze sindacali unitarie (Rsu) dei lavoratori della scuola e del pubblico impiego. Si vota il 3, 4 e 5 marzo. Complessivamente, sono più di 6500 i candidati CISL in corsa per l’importante scadenza elettorale che a Bergamo coinvolge oltre 30.000 “elettori – lavoratori”, tra scuola, servizio sanitario regionale, enti pubblici non economici, amministrazione regionale e degli enti locali, sedi staccate dei ministeri, agenzie fiscali, università e alta formazione artistico-musicale.

La Cisl Bergamo in provincia ha presentato 901 candidature per 395 luoghi di lavoro. In particolare, CISL Scuola è riuscita nell’impresa di presentare le liste in tutte le 141 scuole presenti sul territorio (“In Lombardia – sottolinea orgogliosamente il segretario generale Salvatore Inglima – solo tre province hanno avuto questo successo , Bergamo Sondrio e Monza”), con 392 candidati, 107 uomini e 285 donne. Nel Pubblico Impiego, si vota in 273 istituzioni, di cui 254 enti locali, 1 ASL, 3 aziende ospedaliere,11 tra uffici ministeriali e enti pubblici non economici, 4 agenzie fiscali. FP CISL ha presentato 224 liste per 509 candidati, coprendo l’82% dei “seggi” sul territorio bergamasco.

Accendi le Rsu” è lo slogan della campagna scelto dalla CISL per impegnarsi in prima linea per la “buona scuola” e una pubblica amministrazione efficace ed efficiente.

Rinnoviamo la rappresentanza nei luoghi di lavoro in un momento difficile anche per i lavoratori della Pubblica Amministrazione – sottolinea Mario Gatti, segretario generale Cisl Fp Bergamo -: contratti di lavoro e turn over bloccati da anni , organici ridotti, competenze e responsabilità richieste dal contesto che esondano dalle regole di ingaggio, crescente ostilità dell’opinione pubblica e dei media e il timore di una riforma che la politica sembra non governare,  rischiando di trasformarla  in una catastrofe per i servizi a cittadini e per i livelli occupazionali. In un momento di bassa credibilità per le istituzioni, è importante essere attori coerenti e pragmatici in una partita difficile e non lasciare la strada libera ai distruttori di diritti, idee e valori;  dare forza alla partecipazione per il cambiamento, per servizi migliori per i cittadini, per le imprese e per il riconoscimento e il rispetto delle professionalità dei lavoratori, per il diritto al rinnovo dei contratti di lavoro”.

Quello per le RSU della scuola – dice Salvo Inglima, segretario generale Cisl Scuola Bergamo -, è un grande appuntamento di democrazia che basterebbe da solo a fare giustizia di qualche infelice battuta sulla rappresentatività del sindacato. Al nostro premier vorremmo ricordare che nel 2012 partecipò al voto l’80% del personale scolastico, che si espresse a larghissima maggioranza di consensi (oltre il 70%) per le organizzazioni confederali. Le elezioni RSU sono un evento di grande significato e valore, un’occasione preziosa che il sindacato ha di rinsaldare la sua presenza diffusa e capillare sui luoghi di lavoro; ma è soprattutto la disponibilità di tanti lavoratori ad assumere direttamente ruoli di rappresentanza e di contrattazione a farne un momento di democrazia autentica e partecipata”.

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