Sull’integrativo sciopero e presidio alla Marcegaglia di Boltiere

Acque agitate alla Marcegaglia di Boltiere. Martedì 17 ottobre i lavoratori dello stabilimento bergamasco dedicato alla produzione di tubi per applicazioni automobilistiche, oleodinamiche e meccaniche, oltre 200 persone, hanno scioperato e occupato i cancelli della ditta, per protestare contro la mancata volontà della direzione di continuare la trattativa sul contratto integrativo. Secondo il sindacato, infatti, l’azienda ha opposto una serie di chiusure, soprattutto relativa alla richiesta di riduzione delle annualità per il salario di ingresso (il premio di risultato viene erogato gradualmente fino.ai sette anni di permanenza in azienda).

L’azienda non ha voluto affrontare una serie di questioni su richieste non di natura salariale ma normativa, perché i lavoratori non hanno accettato ulteriore flessibilità di orario, e ha interrotto ogni disponibilità anche sugli altri versanti. Oggi, dunque, le prime due ore di sciopero alla fine di ogni turno, mentre il sindacato sta valutando un altro pacchetto di ore di mobilitazione

“L’adesione dei lavoratori è stata molto altadice Roberto Todaro, di FIM CISL Bergamo – . FIM da anni chiede l’abolizione o la riduzione del salario di ingresso e avevamo accolto con piacere la disponibilità dell’azienda a aprire su questo versante (tra l’altro, aspetto già sottoscritto in altri stabilimento del gruppo). Speriamo che l’azienda torni sui suoi passi e riapra una discussione costruttiva per arrivare a un accordo per il bene di tutto lo stabilimento”.

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