La questione salariale si affronta attraverso la contrattazione, non con il salario minimo per legge

La posizione della Cisl sul reddito minimo è chiara: affrontare la questione salariale attraverso i contratti (non attraverso una legge) assecondando una visione complessa e multifattoriale della retribuzione nel contesto lavorativo italiano. Il Segretario generale della Cisl Bergamo Francesco Corna torna sull’argomento in una giornata importante considerata la discussione sul tema tra Governo e opposizioni. Corna esprime le sue preoccupazioni riguardo l’implementazione, in Italia, di un salario minimo fisso di 9 euro lordi l’ora.

Sottolinea la necessità di seguire le direttive dell’Unione Europea, insistendo sull’uso dei contratti piuttosto che sulla legislazione per stabilire una soglia salariale minima, anche perché nel territorio della nostra provincia il salario medio è di 15 euro lordi all’ora. Secondo Corna, una legge che impone un salario minimo potrebbe portare a una serie di rischi gravi, come la fuga delle aziende dai contratti, una riduzione dei salari medi e un aumento del lavoro nero. “Come ha sottolineato il nostro segretario nazione Luigi Sbarra la retribuzione non è fatta solo di compenso minimo“, bensì di altri elementi frutto di attenta, costante e puntuale contrattazione come tredicesime, ferie, TFR, maggiorazioni, lavoro notturno, previdenza complementare, sanità integrativa e formazione continua, congedi e permessi per conciliare i tempi del lavoro con i tempi della famiglia. 

Noi in Italia copriamo con la contrattazione il 95% dei lavoratori – continua Corna -. Occorre far rientrare quel 5% di lavoratori che è oggi sono esclusi dalla contrattazione. Al contempo è necessario intervenire combattendo il lavoro nero e lo sfruttamento. Il rischio del salario minimo rispetto alla contrattazione è che le aziende si limitino a dare 9 euro all’ora glissando su altri diritti conquistati in anni di contrattazione”.

In relazione ai salari medi in Italia, che risultano più bassi rispetto a quelli europei, il leader della Cisl di Bergamo ha ribadito la necessità di una politica che favorisca la crescita salariale, in un contesto in cui l’inflazione elevata erode quotidianamente i redditi, soprattutto sul carrello della spesa. “La Cisl – conclude Corna – è impegnata nell’esortare il Governo e le imprese a coordinarsi per controllare prezzi e tariffe, arginare la speculazione, rinnovare i contratti pubblici e privati e rendere strutturale il taglio del cuneo contributivo anche negli anni a venire”.

Riproponiamo l’intervista di Francesco Corna a BergamoTV del 13 luglio 2023

 

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