Luce e Gas. La scelta difficile fra la maggiore tutela e il mercato libero

Arera ha preso in considerazione una platea di circa 142 venditori scelti dai clienti, rappresentativi di una quota di mercato del 94,2% nell’ambito dei clienti domestici (1.120.000 in tutto) che sono passati al mercato libero. Quasi tutti hanno optato per un’offerta a prezzo fisso. Secondo le simulazioni operate da ARERA, la scelta non risulta sempre conveniente e il numero di offerte disponibili è andato riducendosi.. Per quanto concerne l’elettricità  nel 2022 per il cliente tipo domestico residente con consumo da 2.700 KWh e 3 kW di potenza, erano disponibili in media 350 offerte più convenienti rispetto alla maggior tutela, pari al 29,59% delle offerte a disposizione. Di queste, 261 erano a prezzo variabile e 89 a prezzo fisso.

E per il gas? Facendo sempre riferimento al cliente domestico con consumo annuo di 1.400 metri cubi, erano disponibili in media 56 offerte più convenienti del servizio di tutela, pari al 9,56% delle offerte a disposizione. Di queste, 22 erano a prezzo variabile e 34 erano a prezzo fisso. Intanto, dopo l’aumento di dicembre, il calo del prezzo del gas era atteso e si è rivelato consistente: la bolletta di gennaio è più leggera del 34,2% per le famiglie del mercato tutelato, un terzo del totale. Tuttavia il valore non è ancora abbastanza per compensare gli aumenti dei mesi precedenti, (lo ammette la stessa Arera)

ARERA ha comunicato la nuova tariffa nei primi giorni di febbraio, calcolando per una famiglia tipo (con consumi medi di 1.400 metri cubi annui) una spesa di circa 1.769 euro da febbraio 2022 a gennaio 2023, in crescita del 36% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente. L’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente spiega che a gennaio la quotazione media all’ingrosso del gas è stata molto più bassa rispetto a quella di dicembre, con il prezzo della materia prima per i clienti in tutela pari a 68,37 euro a Mwh.

Come riconfermato dalla legge di bilancio, per il primo trimestre 2023 sono azzerati gli oneri generali di sistema ma, rispetto a gennaio 2021 la bolletta resta ancora maggiore del 40,6%. Anche se con il taglio attuale il risparmio annuale è di 722 euro, la spesa totale nel 2023 nell’ipotesi di prezzi costanti viene stimata in  1.391 euro, che sommati ai 1.434 della luce già scattati, determinano una stangata complessiva pari a 2.825 euro .

La strada per riportare i prezzi ai livelli normali è purtroppo ancora lunga nonostante i segnali di riduzione. La richiesta al governo è di rinnovare tutti gli sconti in scadenza al 31 marzo, dall’azzeramento degli oneri di sistema, all’Iva sul gas al 5%. Ogni tanto facciamo una verifica sui costi che stiamo pagando attraverso il portale di ARERA per verificare eventuali offerte migliori facendo attenzione non solo ai costi della materia prima ma anche a quelli nascosti.

Ecco qualche consiglio da ricordare quando valuti il passaggio ad un nuovo gestore di energia, per essere sicuro che il contratto non nasconda costi nascosti:

  • Fai attenzione che assistenza clienti e servizi post vendita siano sempre gratuiti;
  • Scegli un gestore che ti offra un’app o uno sportello online per gestire i tuoi consumi;
  • Scegli un gestore con un numero verde gratuito e gestito in Italia;
  • Cerca di capire se la tariffa offerta sia comprensiva di deposito cauzionale, costo componente e IVA;
  • Leggi sempre le condizioni di contratto prima di sottoscrivere.

 

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